27/12/06

La nana gobba



“ Ma come si permette?” disse la nana filippina rivolta ad Haemo che le aveva appena palpato la gobba, ma siccome lo disse in filippino e quella lingua non faceva parte delle quindici conosciute da Royd, il Superumano la ripalpò, la nana si inviperì e lo morsicò più e più volte.
Indispettito per così poca creanza il Nostro rispose a morsi.
Sul furgone dell’ accalappiacani che li portava via fecero la pace ed ebbero un rapporto intimo consolatorio di circa otto minuti.

14/12/06

L'urologo



L’urologo dimagriva ogni giorno di più, purtroppo il lavoro era poco, ogni settimana sempre meno e si nutriva da mesi solo di rape e bucce di banana, si sforzava di diventare bravo ma trovava il suo lavoro davvero difficile non ci capiva un cazzo.

13/12/06

Maron

Lo sentiva si si era l’Eletto così per festeggiare si sparò nel gozzo un maron glacees che gli piaceva tanto alla faccia del suo nutrizionista, ma gli andò per traverso e sussurrando in modo strozzato :” Mi consenta” morì.

Clostridium di Natale

Adoravano i funghetti sott’olio e la sera della vigilia litigarono fra loro per una spartizione equa, ognuno ne godette ed il clostridium botulinum se li portò via durante la notte.
Il becchino necrofilo se ne giovò e fu un S. Natale indimenticabile per lui, una lacrima di gioia solcò le sue guance ben rasate.

Storia di Natale



Fu un’orgia di Natale indimenticabile coronata dalla donazione obbligatoria per i partecipanti delle palline per l’albero, qualcuno si risentì ma poi la letizia pervase i cuori ed i canti vennero proprio bene.

24/11/06

Danza



Il sole di novembre accendeva i colori delle foglie e attraverso i suoi occhi ,condita dal profumo dell’aiuola, entrò una scintilla di felicità.
Per festeggiare pregò Marika di roteare i seni in senso antiorario e lei lo fece guardandolo coi suoi occhioni pieni d’amore.
Poi improvvisarono una danza derviscia per la gioia dei presenti; mentre roteavano :” Sei unica al mondo” le disse in afgano per motivi di privacy.

Happines

La nebbia saliva velocemente nella sua mente, tutto era così semplice ora, finalmente entrava nel regno del ragionamento binario, acceso spento, buono cattivo, mi piace non mi piace.
Formulò un pensiero .” Scappa cacca”
E fu felice, aveva il pannolone e il calduccio gli piaceva.

21/11/06

Folgorazione

Quel giorno Marika stava roteando allegramente i seni quando Haemo fu colpito da una folgorazione: “ Quante volte ti ho detto di far aggiustare il filo scoperto di ‘sta cazzo di lampada?” disse alquanto elettrizzato.

10/11/06

UVA

Gli si sedette di fronte dall’altra parte della scrivania, era bella, un po’ spettinata e gli sorrise dicendo:” Come va dottore?”
Lui la guardò e pensò: “ Boh “ ma disse :” Bene grazie”
Poi la invitò alla gara annuale di bestemmie&turpiloquio del suo circolo ed all’orgia mascherata a seguire.
Lei gli sembrò un tantino disorientata ma roteò un po’ i seni e poi insistette per vedere la sua nuova circoncisione.

08/11/06

Gotterdammerung


C’era una volta in un piccolo paese un vecchio stanco, il tempo aveva reso grigi i suoi capelli ed ogni gesto gli costava fatica, quando immaginava il futuro non vedeva che nebbia e buio e le uniche scintille di colore e di luce gli provenivano dai ricordi del passato.
Era stato un guaritore ma le sue capacità erano andate affievolendosi col tempo ed ora si limitava a guarire polli e galline, sporadicamente qualche tacchino.
Quel giorno di novembre gli portarono una gallina: “ E’ agitata, insofferente, come se qualcosa la tormentasse” disse la padrona del pennuto rivolta a Haemus il quale iniziò a visitare scrupolosamente il volatile.
La fece spogliare ed accomodare sul trespolino poi le auscultò i polmoncini da gallina : “ Dica coccodè, apra il becco”
L’uccello osservava il medico con un occhio maligno e l’altro beffardo e non collaborava per niente.
Haemus prescrisse trazioni cervicali da fare seduta stante ma la paziente non se ne giovò ed anzi morì.
Così la cucinarono alla diavola e dopo averla gustata innaffiandola con un bottiglione di quello buono lui e la padrona ebbero una interessante conversazione sulle posizioni astrali.

CVD



“Uhm…uhm..” disse con aria pensierosa e la fronte aggrottata il Semidivino nella veste purpurea di Oracolo che indossava per la lettura delle sacche scrotali.
Il cliente che lo osservava con aria preoccupata “ Maestro mi dica la prego, cosa mi riserva il futuro?”
“ Prenderai o darai centinara di cappellate” disse con voce cavernosa il Delfico, poi lo invitò a girarsi.

Il violino



Finalmente lo aveva….era un magnifico violino e non vedeva l’ora di suonarlo, dopo averlo ammirato nelle sue linee sinuose ed eleganti lo impugnò con delicatezza e lentamente fece scivolare l’archetto sulle corde producendo un orribile gracidio lamentoso.
“ Strano, dev’essere difettoso” pensò preoccupato.

06/11/06

Party

La nana gravida si aggirava nel mercatino ortofrutticolo rionale scegliendo gli ortaggi migliori, una carota qua, un sedano la, quella sera dava un party e voleva offrire delle cruditees ai suoi ospiti.
Inaspettatamente le vennero le doglie ed ebbe un parto “ Ullallà “ pensò.

02/11/06

Compleanno Triste




Il primo pensiero che le attraversò la mente al suo risveglio fu:” E’ il mio quarantatreesimo compleanno!” , siccome aveva una fastidiosissima congiuntivite che le manteneva le palpebre tenacemente incollate la zoppa si alzò brancolando e caracollò verso il bagno per svuotare la vescica , malauguratamente sbagliò direzione ed imboccò la porta finestra della sala da fumo, inciampò nel narghilè e precipitò dal sesto piano.
Non morì perché piombò rovinosamente sulla nuova Grande Punto dell’inquilino del 12 procurandole ingenti danni.
Alla Findomestic la trattarono coi guanti quando accese il prestito ma non godette punto, il gesso le dava prurito.

31/10/06

A Cappella

“ Si metta pure comodo la prego” disse Haemo al famoso attore che era ricorso a lui per una fastidiosissima verruca balanica , “ In pochi minuti il suo problema sarà risolto, certo, l’aggeggio risulterà un tantinello più cortino” aggiunse impugnando un ferro chirurgico che assomigliava vagamente ad un’enorme tenaglia.
I suoi discepoli disposti a semicerchio attorno al lettino intonarono un canto a cappella ma ciò non servì ad aumentare il rilassamento del paziente il quale, anzi, si dimostrò un poco teso.

28/10/06

Delicious

“Oh it’s delicious! “ esclamò la decrepita signora inglese ansimando golosa mentre De Pretis si dava da fare con entusiasmo, “ Questa si chiama sauce eglantine” disse il notaro “ Me l’ha insegnata la mia maestra di cucina creativa” aggiunse orgoglioso.

23/10/06

Paradise

Fontane di luce e suoni celestiali solleticavano i suoi sensi, che meraviglia! Che bello lasciarsi andare a quelle magnifiche sensazioni, godere della Luce, ma poi il film finì e dovette lasciare il multisala, non senza aver comprato una maxi bidoncino di pop corn che adorava spararsi nel gozzo sulla via del ritorno.

22/10/06

Stress



Sarebbe stata una giornata davvero impegnativa, la sua agenda era proprio piena, iniziò con metodo, una cosa alla volta.
A metà giornata gli venne voglia di un diversivo per rilassarsi un po’ e siccome aveva fretta prese un trans.

21/10/06

Leonardo

Era una giornata molto calda e madonna Marica da Cortona la segretaria di messer Leonardo roteava i candidi seni per procurargli un po’ di frescura durante la sua ora pensatoria, il genio la osservava severo quando la luce di un’idea illuminò il suo volto.
“ Madonna Tecnica!” esclamò e subito inventò l’elicottero senza fili.

20/10/06

Palio




Il caldo era feroce, dalle colline alle spalle di Siena una leggera brezza permetteva di respirare ma era ferragosto ed Haemo continuava a sventolarsi col suo panama bianco compiacendosi della vista di Marika che, nel suo cachemirino nero, sudava come un gondoliere.
Le aveva comprato uno zampone da passeggio col quale lei si pavoneggiava, lo avrebbe sventolato il giorno dopo al palio facendo il tifo per il Nicchio del quale era tifosa.
Il Semidivino gongolò , poi, saliti su un risciò, si allontanarono verso il tramonto e le delizie della notte.

19/10/06

Passero solitario

Finalmente avrebbe visto gente, avrebbe scambiato idee, ogni tanto la solitudine gli pesava un po’, guardò l’orologio ed allungò il passo, non voleva far tardi, agognava mettersi in terza fila proprio nel cuore della folla.
“Presto…..presto, l’Assemblea di condominio inizia fra soli dieci minuti” pensò e gongolò un poco dentro di se.

15/10/06

Romantic



La zoppa caracollava serena per il viale dei tigli godendosi l’ombra ristoratrice quando si imbattè in Haemo, anche detto l’Ultimo Romantico, fu colpo di fulmine e fra loro nacque l’Amore.
Lei lo incantò con la sua aria da gattina e lui dopo aver tanto pensato le regalò un mattone da legare sotto la scarpa della gamba più corta.

11/10/06

Scherzo



Era dura, durissima, ma aveva giurato a se stesso di farcela e così impugnato nuovamente il cucchiaio attaccò il fondo del barattolo mega di Nutella.
Gongolò pensando alla faccia che avrebbe fatto Marika quella sera trovandolo vuoto, si sarebbe irritata ma lui le avrebbe dato le busse e poi avrebbero fatto la schifezza.
Gli piaceva essere un tipo alquanto scherzoso.

05/10/06

Similia similibus curantur

Il tuono fece vibrare i vetri inaspettato mentre Haemo prescriveva una dieta esclusivamente composta di legumi al signor Fagioli, stava sperimentando una cura di sua ideazione basata sul principio “ Similia similibus curantur” ed aveva un po’ fretta, la signora Mazza stava aspettando in anticamera.

04/10/06

Dacci oggi....



Saranno state le sue ascendenze ebraiche unite al suo adorato mestiere di navigatore ad aver generato la sua assoluta preferenza per il pane azimut? Era l’unico che digeriva.

Damasco



“ Ossignur!” esclamò con voce angosciata la giocatrice del Lotto guardando con occhi sgranati ed il respiro corto il Supermagnifico che incedeva seguito da uno stuolo di folla adorante lungo Via S Lorenzo a Genova..
Forse fu il megafono che il Nostro teneva davanti alla bocca con fare elegante e dal quale gridava ritmicamente a tempo di rap : “ Chi dal Lotto aspetta soccorso ci viene il pelo come all’ orso”, fatto sta , che da quel momento la sua vita cambiò.

03/10/06

CSSS

“ Si ci voleva proprio !” esclamò Haemo rivolto a De Pretis che osservava ammirato l’insegna del primo ed unico Centro Sevizie Self Service della nazione , era il parto del loro ingegno e della loro capacità imprenditoriale.
Gongolarono.

02/10/06

Bulbos

Aveva bisogno di una spinta esistenziale, pensa che ti ripensa decise per un radicale cambiamento, così si recò dal suo amico chirurgo plastico e si fece cavare entrambi gli occhi.
Tornando a casa in taxi ebbe qualche dubbio sulla qualità della sua decisione perché quella sera aveva invitato Marika al cinema.

01/10/06

Ave Regina mater misericordiae

La noia lo stava travolgendo, ogni momento della sua giornata era previsto e prevedibile, gli stessi gesti, spesso anche gli stessi pensieri giravano e giravano e giravano.
Così quel giorno, per cambiare un po’ uccise sua suocera ed un vicino carabiniere che era accorso alle urla della poveretta, mentre lo portavano via gongolò, si prospettava una vita diversa, piena di nuove esperienze.
Agrottò la fronte preoccupato per le sue emorroidi, ma giusto il tempo di un ave .

27/09/06

Camping


Prese troppo viagra e quando andava a letto gli sembrava di essere in campeggio sotto una canadese.

Si e no



Quel giorno Haemo si alzò con l’umore sottosopra, non si fece la barba e si lavò un dente si ed uno no, fu un compito arduo ma ci riuscì, questo gli ridiede fiducia in sé stesso, così dopo qualche attimo di riflessione si lavò anche i denti no e gongolante uscì verso un’altra mirabolante giornata.

24/09/06

La sputacchiera



“ Domani è di nuovo lunedì” pensò fra sé e sé il Bicerebrato trastullandosi con la sua prediletta sputacchiera d’epoca.
La sua collezione ne contava quattrocento, una più bella dell’altra e siccome il lunedì concedeva il privilegio a Marika di lucidarle tutte, gongolò, lei roteava i seni durante il lucidìo.

Quando l'amore ispira...

“ Potresti spostarti nella camera degli ospiti Fonte di ogni piacere, Cornamusa del mio scozzese? “ disse Haemo con voce amorevole rivolto a Marika.
“ E’ a causa delle emissioni anali? Involtino della mia primavera “ rispose la fuoriserie delle segretarie.
“ No Argentina della mia Evita, Villo del mio intestino, Gavocciolo del mio plesso, è che vorrei seguire alla tv “ Imbecilli&Drogate” il mio programma preferito e mi spiacerebbe disturbare il tuo riposo” aggiunse l’accademico della crusca.

22/09/06

Purè

Gli piaceva giocare, ogni occasione era buona per farlo ed anche stavolta era riuscito a prendere la linea della sua trasmissione preferita a Italia 1: "A pranzo con Nicola"
Sentiva crescere la tensione, la domanda era difficile , ma attingendo ai banchi di memoria dei suoi neuroni inossidabili riusci' ad azzeccare la risposta
" bravissimo! hai vinto 8 quintali di patate lesse!" disse la conduttrice.
Gongolò era ghiotto di purea e pure di purè.

Il liquorino



“Forte..molto forte!” disse Haemo sorseggiando il liquore offertogli dalla signora Buongiorno, “ cos’e’?” chiese incuriosito dall’aroma inconsueto.
“ Lo preparo io con le mie mani professore, è un distillato di frangula officinalis”
“ Ma è tremendamente lassativo!” rispose il Semidivino scoreggiando e con aria leggermente sconcertata.

Mammina




Era un Fior di Delinquente e ne andava orgoglioso, la mamma certamente lo vedeva da lassù nel tigì della tivù del carcere, voleva stupirla, così, non senza quella gradevole sensazione che nasceva sempre dal lavoro ben fatto, prima rapinò la vecchina sulla sedia a rotelle a motore, poi la sodomizzò e lasciò come firma l’asso di cuori con la scritta Zorro.
“ Mammina sarà certamente fiera di me” pensò felice.

21/09/06

Riflessi in un pomo d'oro

La budellaia stava concentrata al suo ufficio, quando sulla soglia dell’antistalla apparve come una visione il Semidivino che, scortola: “ Buona donna vendete salsiccia od anche cotechini?” l’apostrofò.
“ Ostrega!” esclamò la budellaia nettandosi le mani al grembiule incrostato di sangue ed escrementi, impugnato il fiasco ingollò tre lunghi sorsi di vino rosso marca Tre Galli, indi alacre ci fece una pompa.

L'ammore

“ Dovresti stare un po’ più attenta tesoro” disse Haemo rivolto a Marika la quale inavvertitamente giocando alla finestra col suo lanciagranate modello Nato 2 aveva centrato l’autobus 36 pieno di studenti e lavoratori.
La piccina si risentì : “ Credo che tu non mi ami più come prima” rispose.

20/09/06

Il temporale

Amava i temporali, la tensione che saliva, il vento urlante e l’elettricità dell’aria lo facevano sentire bene, osservava compiaciuto la gente guardare preoccupata le nuvole nere che si addensavano e gli alberi che piegavano i rami sotto le raffiche.
Il rappresentante di parafulmini si fregò le mani, , raccolse la custodia di due metri e riprese il suo giro.

11/09/06

Camcaminì


Lo spazzacamino sollevò lo sguardo dal tubo nero e fuligginoso, il suo era un punto di vista particolare, tegole e terrazze, antenne e campanili, gli scaldava il cuore pensare che la sua Deborah a casa con i loro sei gatti era intenta alle faccende domestiche e scovolò con più lena canticchiando l’inno russo che gli piaceva assai.
Deborah nel frattempo aveva un rapporto orale con l’impiegato del catasto loro vicino che era a casa sotto mutua, non ce la faceva proprio ad essere fedele ma stava cercando di smettere.

10/09/06

Saturday night

Lo Svizzero si guardò intorno circospetto, il bavero del trench tirato su, poi con l’angolo della bocca: “ Una margherita coi peperoni” sussurrò, la parola d’ordine funzionò e fu fatto entrare al club Nani & Clero, gongolò, lo aspettava una serata piena di emozioni, l’entreneuse travestita da suora nana lo coccolò un poco poi si scusò dicendo che era il compleanno di Haemo e che tutto lo staff si sarebbe dedicato al Superidolo.
Lo Svizzero pianse un po’ poi si consolo con una fetta family size di gruviera del ’86.

05/09/06

Dolcezza

Haemo si pose al clavicembalo ed iniziò a suonare una musica di sua composizione, Marika incantata da tanta grazia ed eleganza estrasse i seni roteandoli alla velocità quattro, poi calata la mutanda abbaccalò l’atmosfera del salottino da musica.
“ Cara sei sempre la migliore” disse il Ludwig nostrano poi, vinto dal desiderio, la spalmò di Nutella , la pose su di un’enorme fetta di pancarrè e la possedette molto dolcemente.

30/08/06

Segreteria telefonica




Il telefono suonava…suonava..Haemo alzò mollemente il braccio, afferrò la cornetta e: “ Risponde la segreteria telefonica del professor Royd” rispose, dall’altra parte misero giù.
Poi lanciò uno sguardo sorridente a Marika e la pregò di continuare, amava giocare al nano cattivo e la padroncina severa.

Holidays


Durante la notte un sogno che girava su se stesso lo aveva infastidito e si svegliò con una sensazione di disagio.
Il palmo delle sue mani conservava ancora il bruciore del sogno, gli bastò osservarle un attimo per emettere una diagnosi immediata e certa: stigmate.

31/07/06

Ansia


“A cosa è servita la paura? “ chiese Haemo alla signora in verde, “ Tutti questi anni ad aspettare qualcosa che non è mai successo”.
La signora lo guardò sconcertata, cercava una spiegazione che attribuisse un motivo valido alle sue paure ma vedeva focalizzarsi sempre più lo spreco e l’inutilità delle sue ansie anticipatorie.
Così affiorò l’idea di aver buttato via un sacco di tempo e di felicità, dentro qualcosa cambiò ed iniziò ad assaporare i minuti ed i secondi di una nuova percezione, essere vivi era bello!

28/07/06

Beato?

Haemo fu convocato a far parte della Commissione Mista Curiale Medicea per discutere la causa di beatificazione del Dott. Francesco Pini urologo il quale come il suo omonimo parlava agli uccelli, non solo, avendoli a portata di mano dava loro anche i bacini sulla testina.
Il Tuttologo durante il tragitto in macchina fu perplesso tutto il tempo ed aggrottò la nobile fronte.

26/07/06

Visioni



L’astuccio di pelle rossa era tappezzato all’interno di velluto nero modellato per contenere tre paia di occhi, quelli da bambino, quelli per il presente ed infine quelli per il futuro.
All'interno del coperchio, sotto la scritta “ WARNING! “ un'etichetta recitava :
“ Indossare gli occhi adatti per avere una visione adeguata, è un presidio medico chirurgico, l’uso incongruo può provocare danni ed indurre stitichezza, permettere ai bambini di farne uso “.
“ Che cazzata! “ pensò Haemo “ Il solito gadget” e li mise in un cassetto dimenticandoli subito.

22/07/06

Hot




Il caldo lo assediava….l’aria umida entrava attraverso la sua gola e scendeva nei polmoni pesante, ogni movimento costava fatica ed, ogni poco lo coglieva una sensazione di vertigine che lo sgomentava, per cui decise di consultare il Megaclinico ed immantinente prese un appuntamento.
Haemo lo ricevette nel suo studio superclimatizzato e siccome quel giorno stava giocando ad Amundsen c’era una temperatura di 12 sotto zero.
Il poveretto vestito di un pagliaccetto di lino, si accomodò di fronte al Giocoso battendo i denti ed emettendo nuvolette di fiato condensato ad ogni respiro.
“ Professore mi aiuti! “ disse con aria supplice ed aggiunse :” Soffro terribilmente il caldo!”
Haemo lo guardò in silenzio…rifletteva, poi impugnata la Mont Blanc Papastuck scrisse:
“ Ventilatore Hurricane Mark 2 “
“ Sono 300 Euro, paghi pure alla signorina” e ricominciò a giocare con l’husky di De Pretis.

19/07/06

Paris

“ Come sarà essere ciechi e sordi e senza gambe? “ si chiese pensoso e volle provare, così quel giorno restò a letto fra le sue deiezioni ad occhi chiusi e chiamando la mamma, il babbo, la sorella il fratello, la zia, i cugini, la nonna , il nonno e la sua vicina.
Siccome viveva solo, solo restò.
Non gli piacque e un pochino lo cambiò.
Il giorno dopo partì a piedi per Parigi.

17/07/06

Chi ha paura di Vagina Wolf?

Aveva il pene che soffriva di claustrofobia, ogni volta che penetrava una donna si immedesimava col suo organo e lo coglieva una sensazione di soffocamento, il cuore accelerava, e cominciava a sudare, si era fatto fabbricare un caschetto da testa di cazzo con una minuscola lucina da minatore, ora si che non aveva più paura.
Grazie nonna!

14/07/06

Fratello cane

“ Oh ma che grazioso foulard mademoiselle!” esclamò Haemo all’indirizzo di una procace signorina che portava a passeggio il suo pitt bull.
“ Attacca Remo!” disse la disgraziata lanciando l’animale all’indirizzo del Supergalante.
A Royd bastò guardare il cane negli occhi e la sua dolcezza vinse sulla violenza bruta, all’ animale esplose il cranio .
Per consolare la ragazza ebbe con lei immantinente un rapporto orale reciproco.
L’amore vince sempre.

14 Luglio



Haemò quel mattino aveva indossato lo strano copricapo con la coccarda tricolore che gli aveva confezionato Mariquette, nella destra teneva un forcone da fieno e nella testa un’idea, voleva costruire un mondo migliore per i suoi discendenti, un mondo nel quale ci fosse Libertà, Uguaglianza e Fraternità per questo sogno marciava assieme agli altri vociando verso la Bastiglia.
Era il 14 Luglio 1789.

13/07/06

La fonte di ogni piacere

La fonte di ogni piacere in via dei Tigli si stava prosciugando, avevano gia’ interpellato tre idraulici e due meretrici ma non c’era stato nulla da fare, così come ultima chance fu chiamato il Superumano, lo scandaglio di ogni mistero, il Fantamedico Royd.
A passo di danza e vestito da Gran Visir ascendente Sultano, Haemo giunse sul posto e fra il silenzio generale, osservò per qualche momento la fontana quindi estrasse da sotto il caffettano di raso nero il famoso corno di plastica rossa made in Napoli dal quale non si separava che al momento del tagliando annuale e con lo stesso toccò la fonte.
Il piacere ricominciò a sgorgare abbondante.
“ Era una semplice questione di malocchio” disse, poi gongolò un poco e si allontanò preceduto dalle majorettes.

11/07/06

Onorificenza

Tutto era pronto per la cerimonia, Haemo aveva indossato il costume da gran Visir e giocherellava con una delle decorazioni che gli pendevano dal petto ricavata da un cordone delle tende del salotto, era il giorno del ricevimento dei muftì, i disgraziati si accalcavano fuori della porta del garage e su tutti spiccava De Pretis che al grido : “ Non spingete ce n’è per tutti” manteneva la pool position.
Finalmente, all’ora quarta, la serranda si sollevò ed i variopinti figuri si accomodarono per terra sulla moquette verde mare recuperata al salone per gli accessori da bagno.
“ Vi ho qui riuniti miei diletti “ esordì Royd “ per la maggior gloria della nostra confraternita, oggi distribuirò ai migliori di voi la decorazione dell’ordine della salamandra” .
Dall’assemblea si alzo ritmico il grido :” GO DU RIA GO DU RIA GO DU RIA”
L’avvocato Pennini ebbe un leggero malore ma passò subito.
Dopo l’aspersione rituale dei convenuti con profumo della LIDL ed il versamento di una congrua cifra a titolo di rimborso spese Marika passò ticchettando fra i muftì ed ognuno ebbe quello che gli spettava.
Qualcuno si commosse.

10/07/06

Bally made in Switzerland

Camminava sospeso a mezz’aria, la case, la gente le macchine gli odori alienità di altri mondi; il suo si stava sgretolando in polvere e ghiaccio, ghiaccio dentro e fuori e così ragionava camminando quando una vetrina attirò la sua attenzione:
“ Perbacco ci sono i saldi! Che magnifiche scarpe Bally!” e si fermò cercando di convertire mentalmente il prezzo da euro a lire, era tanto che desiderava averne un paio.

06/07/06

Refugium pecatoris

I piedi nudi avvertivano il tepore umido dell’erba del prato ad ogni passo, l’ombra degli alberi si alternava alle chiazze di sole e la sua pelle era riscaldata dai raggi del mattino, una cicala insonne aveva cominciato a cantare la sua canzone sempre uguale, poco lontano un minuscolo ruscello in leggera pendenza faceva rotolare la sua acqua limpida e fresca verso altre acque.
Haemo godeva del suo rifugio personale, li riusciva a rilassarsi ed a stare bene, poco importava che i confini di quel posto speciale fossero le ossa del suo cranio.

04/07/06

Experimenta

Trovava stupefacente che ogni persona costituente una folla, alla fine, riuscisse sempre a trovare la strada di casa, un enorme mosaico che si faceva e disfaceva.
Così, per esperimento, fece radunare 2000 barboni dai suoi collaboratori i quali, per l’occasione, vestivano una fiammante divisa nera coi bottoni neri ed il cappello nero.
Pensava che, una volta lasciati liberi, non avendo una casa alla quale tornare gli infelici sarebbero rimasti lì, e così fu.
Siccome puzzavano e non contavano niente, dopo tre giorni li fece giustiziare e collocare ordinatamente in igieniche fosse comuni.
Poi pregò per le loro anime.

03/07/06

Pilgrim

Il Pellegrino camminava ratto, indifferente al sole di luglio che implacabile e canicolante lo martellava sul cranio calvo per penitenza, fra sé e sé pensava :” Ma chi cazzo me l’ha fatto fare? Stavo così bene nel mio studio con l’aria condizionata e il frigo bar!” ma voleva guadagnarsi il paradiso e così continuò il cammino verso Las Vegas e l’Hotel Paradise Hinn, li c’era Carbonette Jolie, la mulatta dalle chiappe di fuoco.
Gongolò e chiamò un taxi col cell, erano già 300 metri che camminava.

In Medio stat virtus



Quel giorno si svegliò con la voglia di cambiare, si, voleva migliorarsi e sentirsi integrato, così decise di interessarsi di calcio per fare delle stimolanti conversazioni al bar, di essere più attento ai fatti delle persone che conosceva e di parlarne riferendo, di imparare le marche delle scarpe e dei vestiti, e di frequentare la chiesa diventando osservante.
Basta col libero pensiero, era ora di crescere!

02/07/06

von Karayan

Ogni nota, ogni silenzio, contribuivano a fare della sinfonia un generatore universale di emozioni. Haemo ascoltava rapito quando Marika entrò trafelata e senza bussare nel suo studio: “ Ho deciso di lasciare mio marito e di vivere con te! “ disse tutto d’un fiato.
Royd la osservò per qualche secondo un po’ perplesso poi : “ Trovo che la direzione di von Karayan sia più nervosa di quanto dovrebbe, non trovi? “ chiese.

30/06/06

Scrittura automatica

Lo straordinario fiaccheraio si guardò intorno in cerca del suo landò ma non lo trovò, così si accontentò di un Fiat Fiorino che andava più veloce ma non era la stessa cosa.
Arrivato a casa cercò sua moglie ma non la trovò, così uscì e trovò un’ ucraina di 26 anni che era più bella ma non era la stessa cosa.
Portatala a casa le cucinò una cena fantastica di sei portate più la macedonia e il dolce, poi si godettero la partita alla tv, erano entrambi tifosi della propria nazionale, Irina si incazzò ma non era la stessa cosa.
La fece accomodare velocemente fuori perche’ era l’ora della sua lezione autodidattica di meditazione & respiro consapevole.
Si rilassò e si addormentò.

29/06/06

Hardcore

“ Una tigre finta non fa paura vero?” disse Haemo rivolto alla signora seduta di fronte a lui che voleva cambiare, lei annuì sorpresa.
“ Bene, allora non faccia la dieta, faccia solo finta di farla facendola fino al giorno che entrerà felice nei pantaloni che comprerà uscendo di qua” aggiunse l’Imprevedibile.
Lei lo guardò sconcertata poi disse: “ Professore posso fare finta di farle una fellatio facendogliela?”
“ Si ma solo per questa volta e senza ingoio, la sua anima merita di abitare in un corpo più magro dell’attuale” rispose Haemo tirando giù la cerniera.

28/06/06

Scimmia

Scimmia si guardò intorno nervosamente, le narici aperte a cogliere odori portati dal vento, gli occhi saettanti sul territorio a percepire movimento, il sole stava nascendo e la foresta era già sveglia da un po’.
Aveva dei problemi con alcuni componenti della sua tribù, qualcuno addirittura quando la incontrava non la spulciava più e questo la faceva soffrire, sentiva che le mancava qualcosa di importante, stava pensando ad una stupida scimmia rossa quando un giaguaro sbucato dal nulla le piombò addosso spegnendo il sole.
Aveva dimenticato di essere felice di essere viva .

26/06/06

Caldo

Il caldo rotolava giù dai monti e si spandeva umido sulla pianura, tutti camminavano più lentamente cercando l’ombra, dalla finestra di un palazzo il suono di un flauto rompeva i coglioni, Marika sollevò lo sguardo e nel farlo non si accorse di un cadavere sul proprio cammino, inciampò e cadde carponi, un barbone che stazionava poco lontano approfittò di lei ma appena appena chè, nel frattempo, era accorso Luca l’ascaro di Haemo.
Il Gran Muftì aveva assegnato il subumano come scorta discreta della sua Mucci Mucci ma questi si distraeva di continuo per guardare le canotte traforate nelle vetrine dei negozi cinesi.

25/06/06

L'equilibrista

L’equilibrista stava concentrato sul filo teso fra i due palazzi, sotto, la gente a naso in su lo osservava emozionata.
Sentiva i muscoli tesi, il cuore battere veloce e controllava il respiro, la sua vita appesa a quel filo, ogni volta era come la prima ma ogni volta era un po’ più bravo, non si era mai dimenticato di ricordarsi di imparare.
Erano pochi passi ogni volta.

E' l'alba amore mio....

Le piaceva lamentarsi, era un bel gioco che si autoalimentava, la pioggia, il caldo, il traffico, i suoi rapporti con le persone erano tutti magnifici motori di lamentazioni.
Una mattina di giugno si svegliò felice, durò solo un attimo perché quella sensazione davvero le dava fastidio, era come un vuoto qui, proprio qui all’altezza dello stomaco: “ ecchepalle!” esclamò

24/06/06

Zyklon B

Erano sporchi e puzzavano, si erano proprio diversi e che schifezze mangiavano! Non sembravano nemmeno esseri umani con quel colore, per non parlare della loro ridicola religione!
Certamente avevano pensieri rudimentali, come quegli ometti gialli e con gli occhi strani.
Il più scarso dei nostri era di sicuro migliore del migliore dei loro.
Però si sentiva buono ed intriso d’amore universale e cominciò a progettare azioni per salvare la parte più importante di quegli sfortunati, la loro anima.
Sentì che il Signore lo guardava ed annuiva sorridendo benevolo.

23/06/06

Granum Salis

L’architetto famoso stava seduto davanti ad Haemo con l’aria dell’uomo arrivato ma qualcosa offuscava il suo sguardo e ne incrinava la sicurezza : “ Maestro la prego, un’idea mi è stata proposta da un collega ed ora non riesco a togliermela dalla testa, me la disinstalli la prego, inquina tutte le mie idee e mi toglie originalità ! “
Haemo lo guardò per qualche minuto pensando, poi prese un bicchiere, lo riempì d’acqua e vi getto due grani di sale che si sciolse in fretta : “ Tolga il sale architetto “ disse e lo congedò.

21/06/06

Addizioni

“ Uno più uno fa due e non si scappa! “ disse con logica rigorosa il Tecnico alla sua compagna.
“ Ti ostini ad applicare un metodo matematico al mondo delle sensazioni, non può funzionare! “ disse lei ed aggiunse: “ Se sommi un dolore ad una pena quanto fa? Come si può misurare? “
Lui immantinente inventò il penometro che funzionava con due pile da nove volts non incluse.

20/06/06

Vade retro demones




“ Oh che gradevole aspetto!” pensò Haemo osservando la graziosa signora in blu, e subito una pulsione irrefrenabile lo spinse a farsi notare da lei, così estrasse la sua 38 special police e sparò 6 colpi in aria.
Tutta la chiesa si vuotò in un lampo ed al parroco si incrinò la bella voce da basso.
Mentre gli addetti al trattamento sanitario obbligatorio lo trascinavano via: “ Vade retro demones, voi non sapete chi sono io! “ gridò il Supergalattico.

19/06/06

Natale

Gli sbandieratori che seguivano i tamburini precedevano il carro allegorico sul quale Haemo sedeva benedicendo le ali di folla inginocchiate piangenti al suo passaggio.
Con aria annoiata ma benevola lanciava piccoli pezzi d’oro sulla marmaglia adorante.
Era il suo compleanno e la Municipalità gli aveva fatto dono di sette vergini e dieci pecore merinos.
“ Che cazzo me ne faccio delle vergini? “ pensò, ma fece finta di gradirle molto.

18/06/06

Fabula

Il violinista cieco percorreva la sua notte ascoltando attentamente, ogni tanto le mani lo informavano sulla consistenza del suo mondo, ma non sospettò mai che esistessero i colori.
La clarinettista sorda lo seguiva osservando le sue orme sulla terra , non sospetto mai che suonasse il pifferaio magico, finì nell’antro dell’orco che la chiavò.
Ma non sentì niente.

Pavullus




“ Tu puoi scegliere, in ogni momento della tua vita puoi scegliere, ora puoi pagarmi o no e se decidi di farlo puoi scegliere quanto. Va’ ora che è l’ora del mio the e devo decidere quale prendere. “
Haemo uscì dalla casa di Pavullus, il Santone Appenninico, sentendosi leggero e, sulla via del ritorno, cominciò a fare progetti, c’era quella nuova stagista, la rossina che…….

Ricordi

Per l’occasione Haemo aveva indossato il costume da Gran Visir perché trovava che gli aggiungesse carisma a carisma, entrò nel salone presidenziale del ristorante “Bagni Roma Ifish chen chen” ed ivi fu accolto da un’ovazione da parte del personale al completo, la vecchia cuoca, sua figlia con le varici ed una cameriera albanese dagli infelici natali.
Fu fatto accomodare al tavolo d’onore sulla sedia che era stata occupata una volta dall’assessore al patrimonio del Comune, come recitava una targhetta.
Aspettò per circa due ore i suoi ex compagni di liceo poi : “ Per Bacco, avranno tutti sbagliato ristorante! “ si disse e tornò a casa.

14/06/06

Training

“ L’atleta dovrà faticare ancora molto e sostenere dei duri allenamenti per raggiungere la piena forma” disse il commentatore sportivo : “ Che cazzata! “ pensò Haemo, “ se si fatica, dopo si è solo stanchi, lo sanno tutti” .

11/06/06

Ra



Il sole sorse glorioso dapprima illuminando le vette, poi la sua luce scese a bagnare ogni angolo, anche il più remoto, tutti ne beneficiarono, anche i ciechi e gli scarabei stercorari, per chi ne volle ce ne fu a profusione ed il sangue circolò più libero e veloce nelle arterie.
Era un giorno nuovo di zecca e chi se ne ricordò fu premiato con un quantum di felicità.

Apri le tue braccia

“Apri le tue braccia tesoro, ne ho bisogno, ho bisogno di ascoltare il tuo respiro e il battito del tuo cuore” disse Haemo, poi aggiunse: “ Sennò come cazzo faccio a fare diagnosi?”

Effetto Notte


C’era voluto tanto tempo e tanta determinazione per arrivare in cima, ed ora stava per vedere finalmente le cose dall’alto, ancora pochi passi e avrebbe visto, si concentrò cercando di attutire la pulsione a fermarsi ed a riposare: “ Devo andare avanti ancora e ancora, riposerò dopo “ pensò e, stringendo i denti, proseguì.
Giunto in cima il sole tramontò e fu notte.

10/06/06

Wanda

Era incredibilmente stanca, era stata così concentrata sul suo lavoro che, sollevati gli occhi all’orologio, si era accorta di transitare in pieno pomeriggio quando pensava fosse ancora mattina.
Così decise per una pausa corroborante, si risolse ad andare nel bar sotto l’ufficio per godersi gli sguardi ormonati degli avvinazzati avventori.
Entrò , si sedette per un comodo caffè, e quando fu certa che l’attenzione maschile era tutta per sé, fece scivolare poco sopra il ginocchio la gonna e segnò il territorio coi suoi ormoni abbaccalati.
Finito il caffè si alzò e con passettini eleganti si avviò verso l’uscita fra due ali di maschi basculanti il bacino, si sentiva Wanda Osiris!
Gongolò

Il diploma

“ Che magnifico gattino!!!! E come sono croccanti le patatine! “ esclamò Marika con gratitudine alla volta di Haemo.
Il Gigante della Montagna gongolò e benevolente annuì, nessuno sapeva fare le Petit chat rotissè come lui, era il trecentesimo che faceva e gli era riuscito bene, aveva preso un diploma anche a Vicenza.

Storm

La tempesta infuriava violenta, le onde si accavallavano le une sulle altre grigie a riflettere il cielo di piombo, colpi di vento arrivavano al traverso facendo sbandare la barca che, con i motori urlanti, cavalcava il mare.
Haemo teneva il timone fra le mani, tutta la sua concentrazione focalizzata al governo del legno:
“ Questa volta non ce la faccio” pensò e seppe che ce l’avrebbe fatta.

09/06/06

La mia voce ti accompagnerà



“ C’era una volta una bambina che aveva un cappuccetto rosso “ stava raccontando sottovoce Marika ad Haemo che, sotto la copertina di cachemire , piano piano aveva gli occhietti che si chiudevano.
“ Mi piace questa favola “ sussurrò il Beato Subito “ Mi ricorda la mia cara nonnina, ma, per favore, potresti roteare i seni più velocemente come faceva lei? “ aggiunse.

08/06/06

Gutta cavat lapidem

La goccia continuava a cadere con lo stesso ritmo e con lo stesso esasperante rumore, nella notte tutta la sua attenzione si focalizzò su quello e dimenticò che fuori c’erano le stelle e l’aria profumava di gelsomino.

07/06/06

Meteo

“ Come va? “ chiese Haemo al signore che gli stava seduto davanti.
“ Benissimo grazie, è Natale? Sono un bambino? “ rispose il signore.
Royd ristette pensieroso, poi : “ Lei è affetto da felicità patologica, prenda una di queste compresse tutte le mattine prima di colazione e vedrà, sarà triste e scontento come tutti “ disse, scrivendo sul ricettario, “ Ha visto che tempo? Una vera schifezza “ aggiunse.

06/06/06

La statua



Per il compleanno di Marika voleva farle un regalo fuori dal Comune, così da Milano andò a Lodi dallo scultore Fino Fini e fece fare una statua a grandezza naturale della Supersegretaria .
Si sarebbe stupita, lo sentiva e certamente l’avrebbe messa nel salotto al posto d’onore.
Gongolò

Giochi

“ Togli anche queste tesoro se non ti dispiace” disse Haemo indicando le giberne di Marika, lei le sfilò lentamente guardandolo negli occhi.
“ Vuoi che tolga anche le pezze da piedi Haemuccio?” chiese con voce flautata e roteando il seno come piaceva tanto a lui.
“ No, quelle tienile che mi piace l’afrore “ rispose il Sempreallerta con voce eccitata, un filo di saliva che scendeva lentamente sul blazer di Oxford Street.

05/06/06

Il Trono




C’era qualcosa che non andava, continuava a guardarlo con aria critica: “ forse le dimensioni, o forse i troppi topazi da trenta carati? “ elucubrava.
“ Marika per favore puoi venire un attimo? “ disse nell’interfonico.
La Supersegretaria entrò ticchettando sui 20 cm di tacchi, modellata nel cachemirino attillato e nella gonnellina grigia con spacco anteriore: “ Ha bisogno di me Maestro? “ chiese sbattendo le ciglia ultralong.
“ Si cara ho l’impressione che il trono dietro la scrivania abbia qualcosa che non va, è forse eccessivo? “
Marika che aveva un gusto a dir poco proverbiale colse istantaneamente il disagio del suo Signore e Padrone e sentenziò :” Gran Muftì “ che così gli si rivolgeva nei momenti di intimità “ è solo il broccato del baldacchino ad essere un po’ pesante, basterà sostituirlo con dell’organza rosa e tutto sarà perfetto”
Quindi soggiacque ad un rapido quanto gradevole rapporto contro natura.

Sea Side

Nella notte cominciò a nevicare, dapprima lentamente, poi sempre più forte, i campi, le case assunsero contorni rotondeggianti, Haemo sorseggiando il suo primo caffè alla finestra decise di andare alla spiaggia, gli piaceva portarsi avanti col lavoro.
Oh yeah.

04/06/06

La frittura


Adorava le teste di pollo fritte, erano la sua passione e Marika gliene faceva trovare sempre almeno tre da sgranocchiare con l'aperitivo: " E' da sposare " pensò Haemo, poi la chiavò.

Ville Lumière


Parigi era come se la ricordava, fresca, vivace, con un’atmosfera unica, e stava gironzolando dalle parti della Madeleine, proprio davanti alla più bella pasticceria della capitale, torte variopinte di nouvelle patisserie lo occhieggiavano dalle vetrine ed era indeciso su quale comprare quando da un cespuglio sbucò un sorments, era il più terribile e spaventoso che avesse mai visto, ingaggiò con lui una lotta senza esclusione di colpi poi, come Dio volle, arrivò l’ambulanza dei pompiers che lo portò a sirene spiegate alla neurodelirieux.
“ Spaventeux “ disse una vecchina.

Task Force

Dio che caldo faceva! Haemo vestito di stracci tendeva la mano ai passanti, davanti un cartello trilingue, greco, turco ed armeno :
” Date un contributo per la ricerca sull’alcolismo”
Era a Cipro con la Task Force antialcol dell’OMS e stava conducendo un esperimento sociologico travestito da barbone.
Quando si risvegliò dal leggero coma in ospedale gli dissero che un gruppo di venditori di Ouzo e Rachi, per una volta affratellati lo avevano picchiato e due avevano anche abusato di lui.
“ Ecco la ragione di questo fastidioso bruciore anale!” si disse sollevato.

03/06/06

Fly Qantas




“ Ma lei non e’ il professor Royd? L’ Hercules Poirot dei medici? “ chiese il viaggiatore seduto accanto ad Haemo nel Boeing 747 diretto a Sidney.
“ No sono il suo fratello gemello omozigote, sono paleontologo e sono sordomuto” rispose Haemo e si rimise a leggere il suo libro.

Drink



“ Se se, continua così ” disse Haemo mentre Marika annuiva alacre nei pressi dei bassi fondali, la Supersegretaria era sempre arcifelice di compiacere il Capo e, diligentemente, portò a termine il compito non senza un sostanzioso premio.
“ Dalla parrucchiera dicevano che fa bene alla pelle “ pensò contenta.

Autogrill

Il tergicristallo funzionava monotono rimuovendo le gocce di pioggia dal parabrezza, Haemo guidava macchinalmente pensando, come sempre, ai massimi sistemi e la strada scorreva via lucida di pioggia.
Marika nel sedile accanto dormicchiava e l’interno dell’auto era gradevolmente caldo, Autogrill 1 km recitò un cartellone e il Superclinico decise di fermarsi per prendere qualcosa.
Scesero, entrarono e Marika prese un panino Sorrento di Sopra ed un frappè alla mela settembrina, Haemo ordinò una Superfocaccia con formaggio caprino detta “ Er Pecoraro” ed un bianco “ Baston d’Oro”.
Il resto del viaggio fu allietato dalla sensazione “ Pesi da sub” poco sopra l’ombelico.
Oh yeah

02/06/06

Bank

“ Maledetto altruismo!” pensava Haemo mentre aspettava di essere interrogato dal commissario.
“ Scusi signore, non arrivo al bancone, mi prenderebbe in braccio un momento per favore?” gli aveva chiesto la graziosa nana mentre faceva la coda in banca.
Lui era gentile per indole e l’aveva aiutata volentieri, quando si era reso conto che lei aveva estratto la pistola era ormai troppo tardi.
Ora doveva rispondere di rapina a nana armata.
“ Cosa dirà Livia? ” si chiese mesto.

Faraon



Haemotete Primo guardò severo la schiava perché accelerasse il movimento del megaventaglio di piume di struzzo, Marikete era attenta ad ogni suo desiderio e non dimenticò, assieme al ventaglio , di far roteare i seni come piaceva tanto al suo Signore e Padrone.
Il Figlio del Sole annuì sereno e Marikete ebbe un duplice orgasmo carpiato per la gioia.
Oh Yeah

La Partita

Aveva giocato tutte le carte importanti e la partita era ormai avviata verso la conclusione, non era andata poi così male,ma il prevedere il finale aveva tolto il gusto delle strategie quando, proprio all’ultima smazzata gli capitò in mano un jolly imprevisto, il respiro gli si fece corto, i muscoli tonificati dal nuovo impegno, si preparò a lottare, gli occhi attenti .
Sorrise dentro.

01/06/06

Savoir faire



Era minuta, sottile ed elegante, gli occhi sorridenti procuravano ad Haemo sensazioni sottili e potenti che si infilavano come lame lucide e lisce nei suoi pensieri e lo distoglievano dalle sue riflessioni.
Annaspava interiormente alla ricerca di un argomento che la affascinasse e gli permettesse di conoscerla almeno un po’: “ Signora, permette che le mostri il più voluminoso rotolo di biglietti da 500 euro che abbia mai visto?” chiese cordiale.
La Signora gli sorrise incuriosita e fu subito ben disposta verso il Ginecofilo.
Finirono la serata all’Hotel Baglioni.

Sfaiga

“ Che magnifico cavolo! Che splendidi colori!” pensò la farfalla e con un’elegante curva del volo ci si posò sopra.
Purtroppo l’ortaggio era carnivoro e lo sfigato insettino andò ad incrementare il suo patrimonio proteico dello 0,003 per cento.

31/05/06

Piccola mia

Il vascello dei suoi pensieri veleggiava spinto dal vento della curiosità e della fantasia quando uno scoglio a fior d’acqua, inaspettato e micidiale ne frenò la corsa.
Lentamente la carena offerse al mare varchi ospitali e il mare entrò zavorrando lo scafo, in poco tempo la nave affondò adagiandosi sul basso fondale, di lei rimase solo la fiamma in cima d’albero a pelo d’acqua.
L’agile ballerina chiuse il libro e corse fra le braccia della mamma che la guardò, gli occhi spenti dall’Alzheimer.

Risciò


La bottiglia di champagne era quasi finita e la serata si dipanava insipida quando nel campo visivo di Haemo apparve la più incredibile donna che avesse mai visto, era alta almeno un paio di metri e certamente non era meno di 140 kg, vestita di un abito da ballerina di flamenco rosso con guarnizioni nere incedeva con passo felino verso il suo tavolo.
“ Ciao Piccola” esclamo il Nostro quando giunse all’altezza del suo tavolo, lei si fermò, gli lanciò un’occhiata assassina, sbattè le ciglia più volte, si tolse la rosa rossa di bocca e chinatasi gli sussurrò: “ Piaser, Zambolin Carla” con accento di Vicenza.
Andarono a casa di lei con l’Ape risciò e si accese il sole.

30/05/06

Fior di Panna

Fior di Panna si guardò allo specchio osservando minuziosamente la divisa, voleva che tutto fosse perfetto, era il suo primo giorno di lavoro.
Reggiseno di pizzo bianco superreggente a balconcino extra a posto, guepière modello Apri e Gusta a posto, reggicalze modello Frabaleros perfetto, calze bianche modello Cocotte all’altezza giusta della coscia tornita, profumo quanto basta.
Si, era tutto perfetto, si adagiò sul letto e : “ Avanti la prima ” disse ad alta voce.

29/05/06

La Suora Mannara

La strada era ancora lunga, camminava spedito pensando a quando, arrivato a casa, avrebbe potuto riposarsi e all’improvviso dal bosco spuntò una suora nana travestita da nana travestita da suora nana.
Si fermarono interdetti entrambi, si scrutarono a lungo in silenzio, poi scoccò la scintilla, lei , travolta dalla montata ormonale lo morsicò, lui al grido di :” Avanti Savoia!” tentò di spiegarle a gesti che aveva voglia di avere un rapporto stabile e duraturo e che aveva intenzione di abbandonare moglie e figli per una convivenza more uxorio.
Lei gli fece il gesto dell’ombrello e rientrò ratta nella boscaglia in attesa di un’altra vittima..

Dubbio

“ Eminenza mi arrovello di continuo sulla meteorologia a lungo termine, mi aiuti, è diventata un’ossessione!” disse la giovane signora rivolta ad Haemo guardandolo attraverso gli occhiali.
Haemo riflettè poi: “ Vedi cara, è impossibile rispondere in modo intelligente ad una domanda stupida, ogni volta che lo fai crei altre domande stupide, smetti di risponderti e la catena dei dubbi si interromperà ” disse, poi le porse la mano perché la baciasse.

26/05/06

Educazione

Astarotte stava cercando di radunare le anime dei dannati per lo zuppone serale ma, essendo di molto indisciplinati, il lavoro si rivelò più difficile del previsto.
Specie il maledetto De Pretis scartava di qua e di là e non voleva saperne di imbrancarsi con gli altri penitenti.
Astarotte prese l’Ape 50 e lo inseguì fra i soffioni boraciferi e lo zolfo fuso, raggiuntolo lo sottopose a violenza verbale gridandogli : “ Cattivo, cattivo e anche stupidello! ” , a suo tempo, aveva ricevuto un’ottima educazione da mamma e papà.

Om

Fuori era tutto un vociare ed un cicaleccio dei suoi fans, su tutti spiccava la voce metallica di un megafono a mano che ripeteva ossessivamente “ Fatecelo toccà..fatecelo vedè ”
Erano ormai tre ore buone che la pace interiore del Superguru era increspata dal casino: “ Anubi! “ disse “ fateli smettere che se vado giù io ci spacco il culo a quei fetenti! “ aggiunse.
Poi continuò la sua meditazione con levitazione serafico.

Il Corridoio

Quasi tutte le porte del corridoio avevano una targhetta, alcune erano colorate, altre sonore, poche emanavano profumi, il percorso non sempre era rettilineo e non sempre in piano, salite e discese si alternavano a curve bizzarre, qualche volta aveva imboccato una porta e si era ritrovato davanti un corridoio come quello che aveva lasciato.
“Eccherompimento di cazzo!” pensò ed imboccò l’ultima porta che era nera come la notte.

25/05/06

Il Grande Vecchio

Era veramente piccola e nemmeno graziosa, ciò le creava qualche problema di autostima ma, tutto sommato, niente di grave a parte la psoriasi gigante a gran crostoni sul viso.
Si vestiva civettuola e aveva sempre lo smalto perfetto ed il rossetto rosso ciliegia ritoccato a puntino eppure non riusciva a trovare uno straccio di moroso.
Il giorno dell’appuntamento con Haemo andò anche dal parrucchiere e si tinse di un bel nero corvino, si sentiva a posto e caracollava contenta verso lo studio del Semidio quando una voce profonda maschile da dietro le disse “ Sei una meraviglia dell’universo, mi hai fatto scattare gli ormoni a stecca, vuoi avere un rapporto carnale con me?”
Colpita da tanta audacia si girò ed ebbe davanti il più desiderabile nano psoriasico che avesse mai visto in vita sua.
Fu dapprima un duello di sguardi, lei sbatteva le ciglia lui roteava la lingua formato famiglia, poi presentatisi ne nacque una storia d’amore che sfociò in convivenza a casa di lei.
Lei non ebbe mai il sospetto che c’entrasse lo zampino di Royd nel loro incontro e lui continuò a pagare il mutuo per la parcella di Big H per tre anni.

24/05/06

Ostekozz

“Ich bin der chef” era scritto sul grembiule di Haemo mentre cucinava le sue famose cozze alla valdostana per Ingrid, la stagista calabrese del suo corso di pragmatica dell’ideazione.
“ Dimmi cara ti piacciono al dente?” chiese premuroso il Semiautomatico.
“ Le cozze non mi piacciono, mi paiono fighe signor professore” rispose la fanciulla.
Royd cascò dalle nuvole, ma non si fece niente.

The Apple

Amava il suo piccolo mondo, lo immaginava come una bella, succosa, lucida mela ma la mela si bacò.
“ Fa niente” si disse, ma un po’ ne sofferse, da quel momento tirò avanti.

23/05/06

Il Nulla

Bussavano alla porta: “ Chi mai sarà?” si chiese il comandante del sommergibile nucleare classe Los Angeles ed ordinò che andassero ad aprire.
Erano due testimoni di Geova e non successe niente perché il battello era in secca in bacino di carenaggio.

22/05/06

Tormenta

Il vento urlava forte e cattivo facendo turbinare la neve, il tergicristallo alla massima velocità non riusciva a liberare il parabrezza dai fiocchi ed Haemo aguzzava lo sguardo, l’auto che arrancava con sempre maggior difficoltà sul fondo ormai abbondantemente bianco.
“ Caro ho visto una deliziosa borsetta da Hermès “ disse Marika con aria giuliva.
Haemo riflettè fra sé e sé per un po’, poi la invitò cortesemente ad andare a dar via il culo.

Amici

Erano stufi di portare sempre le stesse cose quando andavano a cena dai loro amici, amavano essere originali anche in questo, così commissionarono e portarono alla cena del venerdì sera una splendida giraffa da giardino a grandezza naturale in polimeri sparsi.
Che piacere vedere le pupille di Bastiano dilatarsi per la gioia, per non parlare di Alice che, spostando ritmicamente il peso da una gamba all’altra, continuava a ripetere: “ Non dovevate…non dovevate….”

21/05/06

Goduria & Bestialità

Non aveva mai vinto niente, certo non era un giocatore accanito ma ogni tanto la schedina, un gratta ed il Superenalotto da un euro, ma mai niente.
Fino ad oggi!
Finalmente si erano accorti di lui!
Era stato scelto per il sacrificio umano dalla setta satanica
“ Goduria & Bestialità”.
Gongolò.

Who is Who: Haemo

Era periodo di censimento, la mamma ed il babbo di Haemo stavano recandosi a casa con la loro 1100 Fiat quando questa si guastò, erano in aperta campagna e si faceva sera, Luciana la madre era al nono mese di gravidanza e fu colta dalle doglie, Giovanni il padre cercò un posto riparato per la notte e trovò una stalla.
Si insediarono sulla paglia e nacque Haemo, arrivò il pastore e di molto si incazzò.
Giovanni lo uccise a randellate e lo mangiarono arrostito con alcune patate rubate in un campo li accanto.
Arrivò per caso una pattuglia di carabinieri che trasse in arresto la coppia, Haemo fu affidato alle cure delle suore ospedaliere che lo crebbero e lo scoparono a stecca fin dalla tenera età.
Era un bimbo felice, non gli mancava niente e non si fece mai nemmeno una seghina, le sue mamme pensavano proprio a tutto.
Andò a scuola con ottimo profitto ed a 18 anni fu iscritto alla facoltà di medicina patavina, qui fu subito evidente il suo talento ed a 24 anni si laureò magna cum laude.
A 30 anni era già ordinario di medicina interna, e aprì studi in ogni parte del mondo, tutti i capi di stato divennero suoi umili pazienti ma lui curò anche gli umili.
Attualmente vive a Genova sposo e padre felice non disdegna le grazie femminili e, a volte, elargisce i suoi fluidi riproduttivi anche a qualche ammiratrice.
Vera Juventus dei nobel ha ottenuto otto volte tale riconoscimento per la medicina e quattro per la pace.
Unico caso di santificazione in vita può fregiarsi del titolo di beato.
E’ un uomo bellissimo pur senza essere appariscente.
Ha dodici assistenti che lo venerano.
Accetta donazioni sul cc 8342 della Banca Carige.

Coffee break

“ Voglio andare alla Fnac a comprarmi un Ipod da un Giga” pensò Haemo mentre leggeva il sesto capitolo della “ Critica alla ragion pura”, sollevò la testa sfuocò lo sguardo ed alzatosi trasse dal frigo una bottiglia di Breeze alla papaia con la quale accompagnò uno Yogosnello.
Considerato che amava le cose naturali prima ruttò poi chiamata Marika iniziò con lei una gara di flatulenze.
Che risate fecero!

White Xmas

“Professore la mia vita è rovinata, sfuggo le donne ed esco solo di notte, mi aiuti la prego, questa forfora mi sta rovinando la vita!” disse il quarantenne con aria afflitta rivolto ad Haemo che lo ascoltava attento.
“ Vediamo…si in effetti è un caso severo” rifletteva ad alta voce il Costruttivista “ troveremo una soluzione, si sentirà di nuovo utile ed amato” disse empatico rivolto all’infelice.
Poi, tirato su il telefono: “ Suor Teresa? Ho finalmente trovato la soluzione per la neve notturna del presepe, prepari un’imbragatura per …diciamo…quanto pesa giovanotto?”

Iscariotus

“ Santi Numi!” disse Haemo osservando stupito ed anche un po’ contrariato De Pretis che prestava attenzioni a Livia nell’ingresso della casa di campagna.
Poi sorrise e mentre l’altro non smetteva di basculare il bacino e Livia era scossa da un raptus semiconvulsivo giunta all’acme del piacere disse: “ Adesso te la tieni! Sorridete che vi faccio qualche foto, Celeste stringhi i glutei che di profilo spuntano le emorroidi”

19/05/06

Furfandex

Haemo stava passeggiando per un sentierino di campagna con un suo vecchio amico pittore :
“ Sempre le stesse cose, gli stessi gesti, questa ripetitività mi deprime, mi annoia ma non c’e’ via di scampo” disse con voce mesta a Furfandex chè questo era il nome dell’artista.
“ Di che colore è questo prato secondo te Haemo?” chiese Furf
“ Verde” rispose Royd
“ Io lo vedo giallo e viola e bianco e rosso ed ogni filo d’erba è di un verde diverso” disse Furfandex.
Haemo trasalì.

18/05/06

Una bella giornata

Era il giorno del varo della “ Livia” la nuova barca di Haemo, il Cardinale, il Sindaco , il Prefetto e buona parte dei Vips della città aspettavano impazienti l’evento per potersi lanciare sul faraonico buffet allestito per la bisogna da una società di catering di Parigi appositamente chiamata dal Supermunifico.
Accompagnata dalla musica della filarmonica di Berlino finalmente la triremi affondò la poppa nelle acque del mediterraneo e galleggiò imponente nei suoi 86 metri.
Che gioia! Quanti applausi!
Haemo gongolò, non così le quattro dozzine di rematori attinti alla casa circondariale.
Livia nella sua mise malva ebbe qualche difficoltà a sfuggire la corte assillante del maitre Alfredò, alla fine , rassegnata gli fece un servizietto dietro gli scatoloni dello champagne.

La Rapida (chiavi e tacchetti subito)

Era un bel giorno di Maggio ed Haemo stava passeggiando senza parere intento a riflettere sui massimi sistemi quando si accorse che, dallo stesso lato della strada, gli stava venendo incontro la proprietaria della barboncina bianca di qualche tempo prima.
Per comodità la chiameremo “ La Sfigata”
Quando, a tre passi da Royd, lei si accorse della sua presenza le si dilatarono le pupille e si fermò tesa.
“ Buongiorno signorina, che piacere rivederla!” disse Haemo “ e la sua splendida cagnolina?” aggiunse.
“ Fu ingravidata inaspettatamente ed ora accudisce i suoi bastardi” disse la Sfigata con aria civettuola.
Haemo, per festeggiare il lieto evento, la invitò nell’albergo “ La Rapida” dove ebbe con lei una fugace ma intensa copula.

17/05/06

Change

Ogni mattina la stessa sequenza, motivarsi per scendere dal letto, caffè, bagno, barba, sapeva in anticipo ogni movimento che avrebbe fatto e non gli piaceva, doveva cambiare e rendere interessante la cosa.
Così ci studiò su e decise di rivoluzionare la sua vita, vinse il concorso da Cardinale e affittò una suora nana modello faceto.

No Bel

Fuori nevicava, Haemo stava giocando coi suoi Lego la fronte aggrottata per la concentrazione quando Livia lo interruppe: “ Caro c’è un tale di Stoccolma per te per un concorso…non ho capito bene”
“ Sai che non voglio essere interrotto quando gioco! Digli di richiamare!” disse irritato il Migliorficodelbigoncio e continuò beato.

16/05/06

Sky (f)

“ Sei il solito pasticcione!” disse Livia con aria severa rivolta ad Haemo che si era lordato la cravatta regimental con la panna del krapfen.
Lui chinò la testa, si trasformò nel licantropo e se la mangiò in un sol boccone.
Dopo mezz’ora la rigurgitò con qualche difficoltà.
“ Sei il solito cretino, tu e i tuoi scherzi stupidi!” disse lei, i capelli grondanti di succhi gastrici e bei pezzettoni di gatto della vicina.

15/05/06

Tutto è vanità

Porpora, si, lo voleva color porpora, non importava il tessuto ma il colore doveva essere quello, voleva il più bel vestito da venditore di zucche che si fosse mai visto.
Il cucuzzaro gongolò al pensiero della sorpresa negli occhi della venditrice di semi di zucca salati e pregustò la di lei femminilità.
Sarebbe stata sua alla faccia di quel cretino del venditore di limonata col quale aveva un conto in sospeso, gli aveva già portato via la venditrice di pere cotte gran tettona.
Col suo cell satellitare chiamò i Brooks Brothers per ordinarlo, avevano in archivio le sue misure.
Oh yeah

Poli

Ultimamente trovava difficile tradurre i pensieri in parole, c’era sempre un intollerabile impoverimento fra cosa diceva e cosa provava, così decise per il silenzio e cercò di iscriversi alla scuola di mimi “ Marcello Marciò” ma non lo presero perchè era grasso.
Decise per una dieta assoluta, divenne anoressico e morì.

13/05/06

SAVS



Special Air Vatican Service era un ultrasegreto gruppo composto da cinque guardie svizzere, tutti i componenti erano esperti in lotta corpo a corpo, sabotaggio, esplosivi e conoscevano a memoria il Vangelo secondo Marco.
Li comandava il maggiore Spitz , veterano di molteplici missioni segrete in territorio italiano, nessuno avrebbe mai saputo il ruolo giocato dal corpo scelto negli anni caldi di quella repubblica.
Erano tutti allineati in silenzio davanti al Papa che tamburellava impaziente con le dita il bracciolo del trono quando arrivò il camerlengo con il Federici, questi fu colto da sturbo quando, toltogli il sacchetto di carta dal capo si trovò davanti Sua Santità in persona.
Haemus lo guardava con curiosità, era come stare davanti ad uno specchio a parte la mancanza della luce dell’intelligenza acutissima e pronta che illuminava gli occhi del Santo Subito.
“ Avvicinati Agesilao” disse il Papa.
Esitante il meschino si avvicinò pungolato dalle alabarde , inciampò, cadde all’indietro, si afferrò ad un’alabarda, scartò a destra, si infilzò su un’altra alabarda ed immantinente morì.
“ Anubi!” disse il Papa con aria incazzata poi “ fuoriiiiiiiiiiiiiiiii fuoriiiiiiiiiii” gridò con voce da soprano.
Luca pianse.

Cronache Vaticane


“ Luca ho bisogno che tu faccia una cosa per me, è necessaria la massima segretezza e discrezione” disse Haemus rivolto al suo discepolo prediletto.
“Santità ogni suo desiderio è un ordine ed ogni suo ordine è un desiderio” rispose il neo camerlengo.
“ Che cazzata è scusa? Chiudi il cessetto e apri le orecchie, nella via della clinica al 118 abita un manovale, tale Federici Agesilao, scapolo, il caso vuole che mi assomigli come una goccia d’acqua, voglio che tu vada a parlarci e con la massima discrezione lo porti qua, non deve vederlo nessuno, capito bene?”
“Si Santità eseguo immantinente” rispose L.
“Nel frattempo mandami il comandante degli Svizzeri, devo parlargli”
Haemo era seduto nella poltrona papale quando impettito entrò accompagnato da suor Teresa il colonnello Snitzer, comandante delle guardie svizzere, giunto di fronte al Nostro con passo elastico da militare si irrigidì sull’attenti con un battere di tacchi e proruppe con voce ferma: “ Sua Santità mi ha fatto chiamare? Pronto ad eseguire i suoi ordini Capo”
“ Colonnello lei ed io dobbiamo fare un discorsino, prima di cominciare mi dica, cos’e’ questo consumo spropositato di cioccolata e di gruviera da parte dei suoi uomini?”.
Snitzer assunse un’aria imbarazzata ed arrossì leggermente: “ Santità hem….vede…è che a noi svizzeri sembra di essere a casa se ci nutriamo esclusivamente di cioccolata e gruviera, perdoni oh Santo Subito, Padre infinitamente comprensivo” e dall’imbarazzo gli cadde l’alabarda.
Il Papa gli fece segno di avvicinarsi poi, sollevata la mano, gli diede uno schiaffetto:” Bacia la mano che ti ha picchiato e moderati in futuro, ora passiamo alle cose importanti, arriverà Luca con un tale, voglio che lei scelga cinque tra i suoi uomini più fidati per una missione permanente che voglio affidarle”
“Lo consideri già fatto Santità” rispose lo svizzero.(continua)

Invenzioni

La macchina del tempo viaggiava rettilinea e sicura, Haemo era orgoglioso della sua creazione :
” Luca quanto ci vorrà per arrivare a domani alla stessa ora chiese?”
“ 24 ore esatte professore” rispose Luca.
“ Funziona!” rispose l’ Iperbolico con tono orgoglioso.

12/05/06

Knots

Un nodo ne generava un altro, ne scioglieva affannosamente uno per ritrovarne immediatamente dieci di più, si sentiva in trappola e l’angoscia, dapprima sottile, si stava amplificando dentro di lui.
“ Aiuto!” pensava “ non ce la farò mai”, le mani sudate.
“ Affanculo la pesca e i pesci, tanto non mi piacciono!” esclamò e buttò via la lenza e la canna.
Si sentì subito meglio.

11/05/06

La Pentolaccia

Aveva optato per la guerra dei nervi, così anche quella sera per la quindicesima volta consecutiva la portò alla “ Pentolaccia” il ristorante dove servivano solo zuppa di farro e baccalà fritto, in sottofondo “ La Cucaracha” veniva ripetuta ossessivamente.
“ Chi la dura la vince” pensava mentre le diceva:” Bel posticino vero cara?” Livia annuì secca.

10/05/06

Versailles (pied a terre)

I mobili della reggia di Versailles si stavano smontando tutti, erano stati interpellati i migliori mobilieri di Francia ma senza risultato, l’unico dato certo era che le viti non tenevano.
Il curatore era alla disperazione, ora che avevano trovato un ricco compratore della reggia arredi e tutto , e doveva arrivare proprio oggi!
Toc toc, bussarono alla porta.
“ Chi e’?”
“Tarik” rispose Haemo che era in vena di scherzare, poi fu introdotto, portantina e tutto, nel salone degli specchi.
“ Scusi Eccellenza se la riceviamo qui, ma tutti i mobili della reggia si stanno smontando, sono mortificato” disse Monsieur Balengue il curatore.
“ Ho qualche nozione di ebanistica “ disse Royd gentile “ Le spiace Monsieur se do un’occhiata?”
“ Si accomodi Monsieur le Professeur” rispose Balengue.
Al Cellini dei mobili bastò un momento per capire.
“ E’ un raro caso di peronospera delle viti” esclamò “ basta dar loro del verderame”
“ Et voilà un altro caso risoltò” disse con accento lyonnaise.

Quo Vadis?

“ Basta! Me ne vado!” disse Haemo esasperato durante una delle ennesime discussioni con Livia,
“ e dove vai?” chiese lei soave.
“ Ar cine” rispose Haemo.
“ A che vede?” chiese Livia
“ Quo Vadis” rispose H
“ Ecchevordì” chiese Livia
“ Dove vai” replicò Royd
“ Ar cine “ disse Livia
“ Diavolo di una donna!” pensò Haemo “ mi ha di nuovo fregato con la sua diabolica intelligenza “ ed indossate le pantofole: “ Cosa ci sarà di bello in tv?” chiese.

E se domani

I colpi di martello rimbombavano sordi contro i muri grigi della prigione, lui aspettava, ancora poco meno di 24 ore e lo avrebbero appeso ad una corda “finchè morte non sopravvenga”.
Non riusciva a fare un bilancio della sua vita, si era svolto tutto così in fretta ed era arrivato ad oggi in un momento, sembrava che tutto il tempo si fosse concentrato in questo presente, così miserabile fuori e così denso dentro.
Un pensiero gli attraversò la mente febbricitante: “ E se domani non arrivasse mai?”
Si impiccò con i suoi pantaloni ad una sbarra della finestra e domani non arrivò.
L’indomani impiccarono il suo cadavere e tutto quadrò.

Marikette

Si, il costume da Madonna gli donava davvero, Haemo si pavoneggiava davanti a Marika che lo guardava in ginocchio a mani giunte il viso un poco rivolto verso l’alto.
“Vai dal fruttivendolo a comprare la più bella mela che ha tesoro, del serpente penso di poterne fare a meno” le disse gentile.
Lei si alzò e, senza una parola, tolto il cachemirino, cominciò a far roteare il seno, lui giocherellava con le pieghe del mantello un po’ turbato.

09/05/06

Chat

L’orologio della stazione ingiallito dallo smog scandiva lento i minuti che lo separavano da lei, con gli occhi frugava la folla teso a cogliere il cappellino rosso che , per accordo comune , avevano deciso di indossare entrambi come segno di riconoscimento.
L’aveva conosciuta in chat e finalmente l’avrebbe vista di persona, eccola!
“ Che megacesso!” pensò, quando poi, finalmente vicini, lei gli parlò con la voce da baritono e si presentò come Pino lui ci rimase molto male ed ebbe un accenno di prolasso rettale.

L'arcobaleno

L’arcobaleno! Un meraviglioso nitido arcobaleno si disegnava nel cielo, lo guardava con stupore mentre guidava la sua auto, una sensazione di gioia si diffuse dentro di lui, l’arcobaleno portava fortuna.
Si distrasse, la vettura sbandò e cadde da un viadotto, passò il resto della sua vita su una sedia a rotelle.
Oh yeah

08/05/06

La Pace

Una leggera nebbiolina si alzava dalla palude, le ninfee galleggiavano pigre sull’acqua ferma ed il profumo di muschio si spandeva attorno grato, ogni poco il vapore condensato gocciolava dalle foglie creando cerchi sullo specchio dell’acqua.
Peccato non potersi godere un po' la pace che emanava da quel luogo, si grattò il mento con la barba di sei giorni, doveva scavare, i cadaveri di mamma e papà e dei tre fratellini puzzavano già un pochino.

Il Prossimo

Si era alzato infastidito, irritato, non sapeva bene perché ma era uno di quei giorni, coglieva ed interpretava anche la più innocente agrottatura della fronte del suo interlocutore come una critica personale, leggeva nel pensiero e si sentiva molto perspicace.
“ Ti faccio vedere io chi sono, tu mi vuoi fregare, tu vuoi farmi fesso!” pensava.
Fu logomachia e pareggiò.
“ Avanti il prossimo!” esclamò perentorio.
Con questo fu amabile e gentile…amava il suo Prossimo.

Fortuna audaces iuvat

Siccome la fortuna aiuta gli audaci e lui credeva nei proverbi sorpassò in curva a 86 all’ora, si schiantò contro un carretto siciliano che sopraggiungeva in senso opposto e il ciuccio morì.
Si esercitò immantinente nella corsa campestre, di cui era un cultore, per sfuggire ad un leggero tentativo di linciaggio.

06/05/06

Papillon

Le catene che passavano da una caviglia all’altra dei deportati tintinnavano tristi ad ogni passo, il capo chino, circondati dall’ostilità e dalla derisione della folla ai lati della strada, De pretis, Lo Turco, Marika e tutta la cricca dei loro satelliti stavano per imbarcarsi sul postale per la Cayenna Francese appositamente riaperta per la bisogna.
Era bastata una telefonata del Semidivino al presidente d’oltralpe per ottenere la riapertura del bagno penale: “ Se vuoi caro Haemo posso far ripristinare Mademoiselle la Guillotine” ma Royd spinto dalla sua proverbiale bontà si schermì e poi gongolò.

Meditatio

L’acqua scorreva calma e chiara nel ruscello, Haemo la osservava meditabondo, la pace del luogo contrastava con la ridda di pensieri che affollava la sua mente.
“Possibile che in tutti questi anni mi sia circondato di serpenti?” si chiedeva.
Finalmente si spiegava la Jaguar 6,5 con interni in zibellino che Marika sfoggiava ultimamente ed i Mocio col manico in onice delle due sguattere!
Il Poison di una magnifica donna in blu che si era fermata accanto a lui lo distolse dai suoi pensieri, la guardò con i suoi proverbiali occhi da lupo e nel giro di sei minuti otto secondi e sette decimi la fece sua.
Dopo lei non la finiva più di ringraziarlo e gli baciò le mani ed anche le parti intime.
Oh yeah

Iscariotes

"Dio Dio che mal di pancia!" Disse Luca alla governante di De Pretis nella casa del quale era stato spedito da Haemo con la scusa di consegnare un'enorme pianta di Ficus Elastica per la festa di S. Benigno protettore degli oncologi.
Fu fatto accomodare nel bagno di servizio dal quale sgattaiolò ratto per dare un’occhiata furtiva alla scarpiera del Leguleio.
Aprì con circospezione, il cuore che andava a cento, il fiato mozzo, un pallore mortale si diffuse sul suo viso alla vista delle babbucce da Gran Muftì del Capo: “ Serpentelle! Ricettacoli del peccato! Vascelli del Demonio!” pensò.
Uscito pensava a come informare il Superequilibrato del tradimento delle due ingrate e, colto da una leggera preoccupazione, si consolò con due dozzine di ostriche freschissime ed una mezza di Veuve Cliquot ben ghiacciata.

05/05/06

Sentieri

Si stava facendo la barba, il viso ricoperto di schiuma bianca , lo specchio gli rimandava il suo famoso sguardo da lupo e ad ogni poco si sorrideva pensando che oggi Marika avrebbe indossato il costume da pastorella dell’Engadina che le aveva regalato per il suo onomastico.
Un pensiero gli attraversò la mente: “ Devo far riparare il sentiero meccanico scorrevole, a me la Marika piace sudaticcia, quanto è bella quando marcia alla velocità 6!”
Si preparò ad un’altra magnifica giornata.

04/05/06

Gran Muftì

“ Cara hai visto le mie babbucce da Gran Muftì quelle incrostate di lapislazzuli e corniole? Non le trovo e mi servono” disse Haemo con tono sfumatamene irritato.
“ Caro le ho regalate una a testa a Carla ed Alice le sguattere, per il loro reliquiario” rispose Livia soave come sempre.
Royd rivolse gli occhi al cielo poi, con la bontà che gli era abituale: “ Porca troia e adesso che cazzo mi metto per la riunione del senato accademico?” disse.
Oh Yeah

Conversazione

Guardalavecchia stava guidando disciplinato la Golf dell ’82 quando si rivolse a Colabona, il suo collega di studio: “ Mirko ma a te la Wanda piace?”
“ Si Sebastiano, piacemi assai, peccato che sia vergine” rispose Mirko.
“ Anche a me piacciono di più le bilancia, sono equilibrate” disse Guardalavecchia e aggiunse
“ Ti andrebbe una birra? “
“No grazie, sono gay”
“Ecchecazzo c’entra scusa?”
“ La birra mi fa scoreggiare e stasera ho un appuntamento” disse arrossendo Colabona, era timido.

03/05/06

Les Deux Alpes

Stava passeggiando per gli aspri monti valdostani , che colori! Che profumi! Che pace!
Dietro una curva gli apparve una pastorella sudaticcia, Haemo ne fu subito affascinato e:” Buongiorno leggiadra pastorella!” le si rivolse garrulo.
“ Un pompage sont 50 eurò” gli rispose la Pragmatica.
“ Convenient!” rispose Royd.

02/05/06

Lo Turco

Il suo mondo si stava popolando di nemici, era un po’ che subodorava l’alleanza fra il perfido De Pretis e l’allampanato Lo Turco probo viro dell’ordine dei notari, quest’ultimo avrebbe messo in campo i suoi praticanti Guardalavecchia e Colabona, lo sentiva, doveva difendersi, doveva mettere in atto strategie atte a parare i tiri dell’infame quartetto.
“ Luca, mio prediletto devi fare innamorare di te la Wanda ( pron. Uanda), segretaria di Lo Turco, tieni prendi questi dieci euro e portala fuori a cena” disse Haemo, la preoccupazione però non gli impedì di portare a termine il rapporto che aveva iniziato tre ore prima con Marika e se ne giovò.

Il Fabbro

Il fabbro lavorava alacre nella sua fucina quando fu interrotto dall’ingresso di Haemo: “ Buongiorno lavoratore del ferro, disturbo?” chiese il Supereducato.
Il Martellatore rispose con un grugnito ed un’alzata di spalle.
“ Vengo a chiederle di approntare un dissuasore coitale in ferro battuto per la mia Signora dato che devo assentarmi per qualche tempo “ chiese gentile come gli era abituale ma un po’ imbarazzato.
“ In questo momento non posso Eminenza, sto lavorando su un apri dissuasori per il notaio De Pretis” rispose il lavoratore.
Haemo sbalordì.

01/05/06

La fiera

Alla fiera di Arquata Scrivia del primo Maggio, ininterrotta doppia fila di banchetti da mercatino rionale, Haemo si divertì come un pazzo, come lo affascinavano le ciabatte! E gli attrezzi per levare le ragnatele, che meraviglia! Per non parlare delle magliette e delle borsette e delle scarpe e delle gonne e delle piante e delle olive e delle porchette e delle innumerevoli cagate che popolavano quella meravigliosa festa!
Camminava gongolando e non la finiva più di ringraziare Livia per avercelo portato.

Depretiade



Fra’ Severo da Ottone gli era apparso in sogno, si era come materializzato da una nube di fumo azzurro e con aria grave: “ Otterrai il massimo dalla vita caro Haemo ma solo se mi permetterai di fare quello che faceva mio nonno Pino” disse.
“ E cosa faceva vostro nonno Pino oh sant’uomo?” chiese il Contrito con espressione supplice.
“ Lo metteva nel culo ai curiosi!” rispose Severo togliendosi la tonaca e rivelandosi come il Perfido De Pretis.

30/04/06

Neologismi

Haemo telefonò a Jean du Yacht, un nobilastro suo conoscente, per una consulenza filologica.
Stava creando un neologismo per una pubblicazione ed era stufo del termine stitico, gli suonava male.
Erano indecisi fra :” Acacante” e “ Non merdante”, optarono per quest’ultimo perche’ più tecnico e il mondo fu più bello.

Le nozze di Canna

Haemo era l’ospite d’onore alle nozze della figlia di De Pretis, la sua figlioccia Carolina detta Canna per la sua magrezza inconsueta, si divertì come un matto, specie alla fine del pranzo, quando, su un piatto di portata furono presentati alla sposa due kiwi ed una banana.
Che burloni!
Mentre sfiorava con la mano le pudenda di Marika, appositamente senza culottes rise di gusto.
Oh yeah.

29/04/06

Soul

Avrebbe voluto tornare indietro di un’ora e non sapere, ma ormai sapeva; il mondo, le cose , le persone erano come sessantun minuti prima ma nella sua mente un seme germogliava e avrebbe dato frutti amari.
Oh yeah

28/04/06

Come fare le ciambelle col buco

C’era una volta una bella signora che decise di fare le ciambelle col buco, prese la farina, il lievito, le uova lo zucchero e tutti gli altri ingredienti necessari, li mescolò per benino, poi accese il fuoco, vi pose sopra la padella con l’olio e cominciò a cuocerle, vennero tutte senza buco.
Ne soffrì un poco nella sua dignità di cuoca e il giorno dopo riprovò allo stesso modo, vennero di nuovo senza buco e così successe per molti giorni successivi, sempre senza buco.
Dopo molti tentativi la signora, colta da ispirazione, provò ad abbassare il fuoco, una, una sola venne con un piccolo buco, il giorno successivo la signora provò a cambiare l’ordine col quale mescolava gli ingredienti e alcune vennero con un bel buco!
Stava diventando una brava ciambellista.

27/04/06

Non rompere le scatole

Aveva una collezione di magnifiche scatole, colorate e dalle forme più strane: cilindriche ,cubiche, rettangolari e persino poliedriche.
Le teneva allineate e ben distanziate l’una dall’altra su mensole all’altezza degli occhi, ognuna aveva un congruo spazio ai lati il che le conferiva dignità e personalità.
Un’etichetta, bene in vista, definiva il contenuto ma i contenitori erano vuoti ed ogni volta, senza fatica, li riempiva con la fantasia: l’ansia nell’ansia, la paura nella paura, la tensione nella tensione.
Oh yeah

26/04/06

Mobbing

“ Buongiorno!” disse Haemo con aria affabile alla donna delle pulizie che ginocchioni strusciava il pavimento del suo studio, la poverina alzò lo sguardo verso il Superclinico e lo guardò con occhi supplici.
Mosso a pietà il Semprebuono le gettò l’ultimo boccone del suo croissant sbriciolone :” Godi Popolo” disse, poi la molestò sessualmente.
Oh yeah

25/04/06

Il Pellegrino

Il sole disegnava ombre nette che si stagliavano sull’asfalto caldo, Haemo camminava spedito appoggiandosi al suo bastone pastorale, la zucca piena di acqua di fonte, ancora venti chilometri e il Superpio avrebbe compiuto il suo pellegrinaggio mensile al santuario di San Pancrazio a cui era devoto.
Ad ogni passo dalle sue labbra screpolate e riarse usciva una nenia ultraterrena e gli astanti s’inginocchiavano d’istinto e si segnavano col segno del cristiano.
L’alone di santita’ lo accompagnava e lo precedeva così che al suo arrivo al santuario, ad attenderlo, c’era una folla di circa 250.000 persone osannanti, qualcuno sventolava rami di palma e di ulivo, altri la bandiera bianconera della Juve pochissimi quella dell’Inter, uno quella del Milan.
“Maledetto De Pretis sa che aborrisco il Milan!” pensò l’Ultracasto continuando a benedire la folla con aria soave.

24/04/06

Skipper



Il vento fischiava fra le sartie tese della nuova barca di Haemo, spruzzi d’acqua salata gli sferzavano il viso e l’anemometro girava così velocemente che lo strumento raggiungeva quasi il fondo scala, infastidito l’Impavido decise di scendere a terra e ristorarsi con un buon caffè al bar del molo che era proprio li vicino.

Promenade

Il fantastico topo di fogna camminava spavaldo sul marciapiede saettando sguardi impavidi con gli occhi rossi quando incontrò Furax, l’energetico gatto di Haemo.
L’addestramento tantrico del felino ebbe la meglio, era infatti al picco dei suoi flussi karmici e, con un’occhiata sgominò psicologicamente il malvagio roditore.
Oh yeah

23/04/06

Psicofico

Naftalina! Si era proprio di naftalina l’odore pungente che emanava dalla signora seduta davanti a lui, aveva un twin set di un colore melange sul rosso vino, una gonna scozzese blu fermata da un enorme spillone da balia, stivali neri dall’aria costosissima e guardava Haemo aspettando che iniziasse a porle delle domande.
“La ascolto signora” disse Royd e rimase in silenzio aspettando.
Solo il leggero ronzare del computer inquinava il silenzio assoluto dello studio poi:” Sono venuta da lei perchè non riesco a raggiungere l’orgasmo” disse la signora un po’imbarazzata.
“ Mi spiace ma oggi ho già avuto due rapporti e, per motivi etici, non posso concedermi di più” disse il Tantrico, “ Provi a passare domani sul presto” aggiunse.

21/04/06

Il Ditirambo

“Luca, vorrei fare omaggio a Marika di un ditirambo, procuramene uno, ma che sia bello fresco!” disse il Maieutico al suo prediletto.
Luca assentì pensoso e si recò al mercato ittico dove fu deriso e sbeffeggiato dalle sguaiate pescivendole, la sua autostima ne risentì ma fu mitigata da trentasei ostriche dell’Atlantico freschissime che si sparò nel gozzo.
Sulla via del ritorno compose per il Semidivino una poesia di stile elegiaco in rime baciate e si sentì a posto.

20/04/06

L'albero della cuccagna



Non credeva ai suoi occhi!
Nella sua sala d’aspetto c’era un albero della cuccagna!
Il soffitto non c’era più e l’albero tutto unto svettava nel ex salotto degli inquilini del piano di sopra, i quadri alle pareti unico arredo rimasto.
Haemo, un po’ sconcertato si fermò a guardare fra l’indifferenza dei presenti.
Dal palo, su in alto, pendeva ogni ben di Dio, cellulari dell’ultimissima generazione, un televisore al plasma, lettori MP3, insomma tutto ciò che un uomo possa desiderare.
“ Che cuccagna!” disse, poi abbracciò una vecchia che era li.

19/04/06

Bèlin

“Cos’è?” chiese Haemo indicando l’esserino alto ottanta cm che trotterellava verso di lui nell’ingresso di casa De Pretis.
“ Ma è Bèlin, il piccolo cingalese adottato dai nostri amici” rispose sottovoce e piccata Livia.
“Mi sembrava un’entità” replicò Royd porgendo il mantello al maggiordomo.

18/04/06

Ovino di Pasqua


Si rimboccò le maniche ed imboccò la via della rettitudine fino alla prima curva, girò a sinistra e si trovò davanti la più bella pecora che avesse mai visto, tutti i propositi andarono a pallino ed ebbe con lei una relazione breve ma intensa, non fu solo sesso, entrarono in ballo i sentimenti ma lei non si fece mai più viva…era quasi Pasqua.

17/04/06

Est modus in rebus

Ogni tanto la sua anima sfiorava un’altra anima, le due si intrecciavano per qualche attimo a condurre una danza gentile poi il viaggio nel tempo continuava rettilineo, lampi di profumi a rischiarare il buio, suoni come binari.
Sollevò gli occhi pensieroso :”Basta con ‘ste cazzate, ho da imbottigliare il vino” Brontolò mentalmente ma si Pisolò.

Satis est

Avevano bussato alla porta del suo studio, Haemo sollevò lo sguardo dalla relazione che aveva preparato per il congresso e che stava rileggendo: “Avanti!” disse un po’ irritato, non amava essere interrotto.
Luca, il suo assistente prediletto si affacciò sulla porta: “ Permette professore?”
“Entra Luca, accomodati pure” disse Royd indicandogli l’inginocchiatoio in tek posto di fronte alla scrivania.
Luca Dott.Grimaldi si inginocchiò diligente ed a mani giunte: “ Maestro posso fare festa questa domenica? Sono ottantasei giorni che lavoro ininterrottamente” disse.
Il Benevolo riflettè qualche istante poi intriso dal senso di giustizia che gli era proprio: “ Si” disse “ Ma non interrompermi mai più per simili inezie” aggiunse severo.

15/04/06

Larnaca

Una ventata di aria calda lo accolse scendendo dal Boeing a Larnaca, Haemo indossò i suoi Gucci polarizzati e si guardò attorno gustando il vento che sapeva di sale e di terra bruciata.
Il controllo dei documenti fu rapido e la borsa a mano, suo unico bagaglio, gli permise di uscire fra i primi.
Una splendida hostess in blu lo aspettava con un cartello che recitava “ Prof Royd”, la guardò compiaciuto, apprezzava le belle donne e questa era davvero eccezionale anche se nana.
Trotterellava davanti a lui verso la limousine bianca dimenando un fondo schiena da nobel anche se a trenta cm dal pavimento.
Come sempre fu travolto dalla fantasia e la vide danzare per lui la più erotica danza del ventre del misterioso oriente.
Si sedettero vicini nel fresco della vettura che silenziosa lasciava l’aeroporto, un bicchiere di gazzosa gelata in mano offertagli premurosamente dalla fanciulla, diavolo di organizzatori! Conoscevano i suoi gusti alla perfezione, ne prese mentalmente nota, poi: “Capisce l’italiano signorina?” chiese ammiccando.
“Si professore, sono laureata in lingue, spugnette, coltivazione dei bonsai e sesso acrobatico” rispose l’Avventata, il suo destino era segnato.

Pulex auricolaris

Ora si spiegava tutto!
I tasselli del mosaico ad uno ad uno si erano messi al loro posto….Livia da un po’ di tempo era distratta e canticchiava sempre il solito motivetto “Azzurro il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me”
In effetti, Haemo una volta dopo il golf nelle docce aveva avuto modo di scorgere l’attributo di Celeste ed era anormalmente lungo, sottilino a dire il vero, ma incontestabilmente più lungo del suo.
Ora si spiegava l’incongruo materasso sul cassone dell’ Ape 50 del leguleio ed il cellulare sempre così gelosamente custodito da Livia.
“ Marika, per favore smetti un attimo e ascoltami non fare la golosona come al solito, molla l'osso, ho bisogno della tua sensibilità femminile per capire una cosa” disse l'Astuto.

13/04/06

200 hp

Ora basta! Gliel’avrebbe fatta vedere lui! La misura era colma!
De Pretis adottò la scusa di un ritiro spirituale e sparì dalla circolazione per ventitré giorni e ventidue notti, invano Haemo sguinzagliò i suoi assistenti alla ricerca del transfuga, sparito!
Celeste era nella De Pretis caverna ad elaborare il motore della sua adorata Ape 50, il due litri della HF con la quale l’aveva dotata avrebbe lasciato a bocca aperta il Supergiocoso.
Gongolò.

Cyborg



Si nutriva di cervello di gallina perché voleva incrementare la sua intelligenza ma non funzionò…boh.

Javelin


Dal suo viaggio a Taiwan Haemo era tornato ricaricato, si sentiva ristorato nelle ossa, nei muscoli, nelle cartilagini, nella mente e financo negli organi riproduttivi.
Aveva acquistato diversi souvenirs e di uno in particolare era proprio soddisfatto, si trattava di un grazioso lanciamissili da spalla Javelin della Rayethon e Lockeed Martin con missile da 11,8 Kg, voleva fare uno scherzo ed immaginava già lo stupore negli occhi di De Pretis mentre alla guida dell’Ape 50 vedeva la scia corrergli incontro.
Gongolò.

Mondi

Fin dove giungeva l’occhio solo cactus e deserto brullo e arido, Haemo considerava fra sé e sé che per essere il centro di Milano c’era qualcosa che non quadrava ma scrollò le spalle ed entrò dal Verme per un caffetino, se solo fosse riuscito ad abbassare le voci dentro sarebbe stato proprio felice.
Quando uscì, col caffè che gradevolmente ronzava nelle sue arterie, notò con piacere che le gondole erano state pitturate di rosa.
Oh yeah

12/04/06

La gara

Le rondini sfrecciavano fra i peschi in fiore e, in lontananza, la voce di una campana risuonava rassicurante.
Il bestemmiatore toscano camminava per il viottolo godendosi l’atmosfera pasquale, si stava esercitando ad alta voce per la gara di bestemmie&turpiloquio di quella sera al circolo della caccia.
Ci sarebbe stata tutta la sua famigliuola e voleva fare bella figura.
Oh yeah

11/04/06

Peranaper

Fior di Panna si guardò intorno curiosa- Quante belle pecorine!- si mise a contarle e si addormentò, anche quel giorno non prese il pesce.
Gatto Pirri si sarebbe molto arrabbiato, era così irascibile.
Ma capitan Peranaper sarebbe venuto ancora una volta in soccorso con le sue goccioline, le pregustava già.
Solo lei conosceva la sua vera identità, grazie Alpra, grazie Zolam!

10/04/06

Exit Pol

Era bellissima, aveva la pelle dorata i capelli biondi e lunghi incorniciavano un viso con gli zigomi pronunciati, una bocca sensuale e due splendidi occhi verdi da gatta.
Si muoveva con andatura felina, armoniosa, ed ogni suo gesto denotava grazia, Haemo ne fu subito colpito e si alzò dalla sua sedia al Cafè de Paris per andarle incontro ed invitarla con un sorriso a prendere qualcosa con lui.
Silvia, così si chiamava, accettò con una certa riluttanza che la rese ancor più preziosa e desiderabile agli occhi del Superclinico.
Sorseggiarono assieme del Dom Perignon del ’76 ghiacciato e, dopo qualche convenevolo, Royd ebbe la netta percezione che fosse fatta e la invitò a casa sua per un drink speciale.
Entrarono, al cafè H aveva preso una pastiglia ed ora sentiva che le caldaie erano in pressione, era pronto per un’altra meravigliosa avventura.
Al buio fra le lenzuola di seta, Silvia profumava di Dune e di donna, era timida , si strinsero in un abbraccio poi lei volle aderire con tutto il suo corpo a quello di lui da dietro per sfiorarlo coi capezzoli eretti.
Fu un dolore tremendo che per un attimo gli obnubilò la mente poi si rassegnò e si fece stantuffare dall’enorme clitoride (diceva lei ma a lui sembrava proprio un cazzo) di Silvia/Silvio.

09/04/06

Panta rei

L’ultima cosa che ricordava era una specie di lampo scuro e lo schiaffo brutale dell’air bag; era così strano ricevere sensazioni solo dal proprio viso, il resto del corpo non c’era più, era diventato alieno.
Ogni comando della sua mente non corrispondeva a movimento e l’immobilità lo opprimeva crudele mozzandogli il fiato ed i pensieri.
Desiderò morire ma un sorriso triste di Anto lo riportò a galla, il fiume scorreva…scorreva..riprese a pensare.