30/06/06

Scrittura automatica

Lo straordinario fiaccheraio si guardò intorno in cerca del suo landò ma non lo trovò, così si accontentò di un Fiat Fiorino che andava più veloce ma non era la stessa cosa.
Arrivato a casa cercò sua moglie ma non la trovò, così uscì e trovò un’ ucraina di 26 anni che era più bella ma non era la stessa cosa.
Portatala a casa le cucinò una cena fantastica di sei portate più la macedonia e il dolce, poi si godettero la partita alla tv, erano entrambi tifosi della propria nazionale, Irina si incazzò ma non era la stessa cosa.
La fece accomodare velocemente fuori perche’ era l’ora della sua lezione autodidattica di meditazione & respiro consapevole.
Si rilassò e si addormentò.

29/06/06

Hardcore

“ Una tigre finta non fa paura vero?” disse Haemo rivolto alla signora seduta di fronte a lui che voleva cambiare, lei annuì sorpresa.
“ Bene, allora non faccia la dieta, faccia solo finta di farla facendola fino al giorno che entrerà felice nei pantaloni che comprerà uscendo di qua” aggiunse l’Imprevedibile.
Lei lo guardò sconcertata poi disse: “ Professore posso fare finta di farle una fellatio facendogliela?”
“ Si ma solo per questa volta e senza ingoio, la sua anima merita di abitare in un corpo più magro dell’attuale” rispose Haemo tirando giù la cerniera.

28/06/06

Scimmia

Scimmia si guardò intorno nervosamente, le narici aperte a cogliere odori portati dal vento, gli occhi saettanti sul territorio a percepire movimento, il sole stava nascendo e la foresta era già sveglia da un po’.
Aveva dei problemi con alcuni componenti della sua tribù, qualcuno addirittura quando la incontrava non la spulciava più e questo la faceva soffrire, sentiva che le mancava qualcosa di importante, stava pensando ad una stupida scimmia rossa quando un giaguaro sbucato dal nulla le piombò addosso spegnendo il sole.
Aveva dimenticato di essere felice di essere viva .

26/06/06

Caldo

Il caldo rotolava giù dai monti e si spandeva umido sulla pianura, tutti camminavano più lentamente cercando l’ombra, dalla finestra di un palazzo il suono di un flauto rompeva i coglioni, Marika sollevò lo sguardo e nel farlo non si accorse di un cadavere sul proprio cammino, inciampò e cadde carponi, un barbone che stazionava poco lontano approfittò di lei ma appena appena chè, nel frattempo, era accorso Luca l’ascaro di Haemo.
Il Gran Muftì aveva assegnato il subumano come scorta discreta della sua Mucci Mucci ma questi si distraeva di continuo per guardare le canotte traforate nelle vetrine dei negozi cinesi.

25/06/06

L'equilibrista

L’equilibrista stava concentrato sul filo teso fra i due palazzi, sotto, la gente a naso in su lo osservava emozionata.
Sentiva i muscoli tesi, il cuore battere veloce e controllava il respiro, la sua vita appesa a quel filo, ogni volta era come la prima ma ogni volta era un po’ più bravo, non si era mai dimenticato di ricordarsi di imparare.
Erano pochi passi ogni volta.

E' l'alba amore mio....

Le piaceva lamentarsi, era un bel gioco che si autoalimentava, la pioggia, il caldo, il traffico, i suoi rapporti con le persone erano tutti magnifici motori di lamentazioni.
Una mattina di giugno si svegliò felice, durò solo un attimo perché quella sensazione davvero le dava fastidio, era come un vuoto qui, proprio qui all’altezza dello stomaco: “ ecchepalle!” esclamò

24/06/06

Zyklon B

Erano sporchi e puzzavano, si erano proprio diversi e che schifezze mangiavano! Non sembravano nemmeno esseri umani con quel colore, per non parlare della loro ridicola religione!
Certamente avevano pensieri rudimentali, come quegli ometti gialli e con gli occhi strani.
Il più scarso dei nostri era di sicuro migliore del migliore dei loro.
Però si sentiva buono ed intriso d’amore universale e cominciò a progettare azioni per salvare la parte più importante di quegli sfortunati, la loro anima.
Sentì che il Signore lo guardava ed annuiva sorridendo benevolo.

23/06/06

Granum Salis

L’architetto famoso stava seduto davanti ad Haemo con l’aria dell’uomo arrivato ma qualcosa offuscava il suo sguardo e ne incrinava la sicurezza : “ Maestro la prego, un’idea mi è stata proposta da un collega ed ora non riesco a togliermela dalla testa, me la disinstalli la prego, inquina tutte le mie idee e mi toglie originalità ! “
Haemo lo guardò per qualche minuto pensando, poi prese un bicchiere, lo riempì d’acqua e vi getto due grani di sale che si sciolse in fretta : “ Tolga il sale architetto “ disse e lo congedò.

21/06/06

Addizioni

“ Uno più uno fa due e non si scappa! “ disse con logica rigorosa il Tecnico alla sua compagna.
“ Ti ostini ad applicare un metodo matematico al mondo delle sensazioni, non può funzionare! “ disse lei ed aggiunse: “ Se sommi un dolore ad una pena quanto fa? Come si può misurare? “
Lui immantinente inventò il penometro che funzionava con due pile da nove volts non incluse.

20/06/06

Vade retro demones




“ Oh che gradevole aspetto!” pensò Haemo osservando la graziosa signora in blu, e subito una pulsione irrefrenabile lo spinse a farsi notare da lei, così estrasse la sua 38 special police e sparò 6 colpi in aria.
Tutta la chiesa si vuotò in un lampo ed al parroco si incrinò la bella voce da basso.
Mentre gli addetti al trattamento sanitario obbligatorio lo trascinavano via: “ Vade retro demones, voi non sapete chi sono io! “ gridò il Supergalattico.

19/06/06

Natale

Gli sbandieratori che seguivano i tamburini precedevano il carro allegorico sul quale Haemo sedeva benedicendo le ali di folla inginocchiate piangenti al suo passaggio.
Con aria annoiata ma benevola lanciava piccoli pezzi d’oro sulla marmaglia adorante.
Era il suo compleanno e la Municipalità gli aveva fatto dono di sette vergini e dieci pecore merinos.
“ Che cazzo me ne faccio delle vergini? “ pensò, ma fece finta di gradirle molto.

18/06/06

Fabula

Il violinista cieco percorreva la sua notte ascoltando attentamente, ogni tanto le mani lo informavano sulla consistenza del suo mondo, ma non sospettò mai che esistessero i colori.
La clarinettista sorda lo seguiva osservando le sue orme sulla terra , non sospetto mai che suonasse il pifferaio magico, finì nell’antro dell’orco che la chiavò.
Ma non sentì niente.

Pavullus




“ Tu puoi scegliere, in ogni momento della tua vita puoi scegliere, ora puoi pagarmi o no e se decidi di farlo puoi scegliere quanto. Va’ ora che è l’ora del mio the e devo decidere quale prendere. “
Haemo uscì dalla casa di Pavullus, il Santone Appenninico, sentendosi leggero e, sulla via del ritorno, cominciò a fare progetti, c’era quella nuova stagista, la rossina che…….

Ricordi

Per l’occasione Haemo aveva indossato il costume da Gran Visir perché trovava che gli aggiungesse carisma a carisma, entrò nel salone presidenziale del ristorante “Bagni Roma Ifish chen chen” ed ivi fu accolto da un’ovazione da parte del personale al completo, la vecchia cuoca, sua figlia con le varici ed una cameriera albanese dagli infelici natali.
Fu fatto accomodare al tavolo d’onore sulla sedia che era stata occupata una volta dall’assessore al patrimonio del Comune, come recitava una targhetta.
Aspettò per circa due ore i suoi ex compagni di liceo poi : “ Per Bacco, avranno tutti sbagliato ristorante! “ si disse e tornò a casa.

14/06/06

Training

“ L’atleta dovrà faticare ancora molto e sostenere dei duri allenamenti per raggiungere la piena forma” disse il commentatore sportivo : “ Che cazzata! “ pensò Haemo, “ se si fatica, dopo si è solo stanchi, lo sanno tutti” .

11/06/06

Ra



Il sole sorse glorioso dapprima illuminando le vette, poi la sua luce scese a bagnare ogni angolo, anche il più remoto, tutti ne beneficiarono, anche i ciechi e gli scarabei stercorari, per chi ne volle ce ne fu a profusione ed il sangue circolò più libero e veloce nelle arterie.
Era un giorno nuovo di zecca e chi se ne ricordò fu premiato con un quantum di felicità.

Apri le tue braccia

“Apri le tue braccia tesoro, ne ho bisogno, ho bisogno di ascoltare il tuo respiro e il battito del tuo cuore” disse Haemo, poi aggiunse: “ Sennò come cazzo faccio a fare diagnosi?”

Effetto Notte


C’era voluto tanto tempo e tanta determinazione per arrivare in cima, ed ora stava per vedere finalmente le cose dall’alto, ancora pochi passi e avrebbe visto, si concentrò cercando di attutire la pulsione a fermarsi ed a riposare: “ Devo andare avanti ancora e ancora, riposerò dopo “ pensò e, stringendo i denti, proseguì.
Giunto in cima il sole tramontò e fu notte.

10/06/06

Wanda

Era incredibilmente stanca, era stata così concentrata sul suo lavoro che, sollevati gli occhi all’orologio, si era accorta di transitare in pieno pomeriggio quando pensava fosse ancora mattina.
Così decise per una pausa corroborante, si risolse ad andare nel bar sotto l’ufficio per godersi gli sguardi ormonati degli avvinazzati avventori.
Entrò , si sedette per un comodo caffè, e quando fu certa che l’attenzione maschile era tutta per sé, fece scivolare poco sopra il ginocchio la gonna e segnò il territorio coi suoi ormoni abbaccalati.
Finito il caffè si alzò e con passettini eleganti si avviò verso l’uscita fra due ali di maschi basculanti il bacino, si sentiva Wanda Osiris!
Gongolò

Il diploma

“ Che magnifico gattino!!!! E come sono croccanti le patatine! “ esclamò Marika con gratitudine alla volta di Haemo.
Il Gigante della Montagna gongolò e benevolente annuì, nessuno sapeva fare le Petit chat rotissè come lui, era il trecentesimo che faceva e gli era riuscito bene, aveva preso un diploma anche a Vicenza.

Storm

La tempesta infuriava violenta, le onde si accavallavano le une sulle altre grigie a riflettere il cielo di piombo, colpi di vento arrivavano al traverso facendo sbandare la barca che, con i motori urlanti, cavalcava il mare.
Haemo teneva il timone fra le mani, tutta la sua concentrazione focalizzata al governo del legno:
“ Questa volta non ce la faccio” pensò e seppe che ce l’avrebbe fatta.

09/06/06

La mia voce ti accompagnerà



“ C’era una volta una bambina che aveva un cappuccetto rosso “ stava raccontando sottovoce Marika ad Haemo che, sotto la copertina di cachemire , piano piano aveva gli occhietti che si chiudevano.
“ Mi piace questa favola “ sussurrò il Beato Subito “ Mi ricorda la mia cara nonnina, ma, per favore, potresti roteare i seni più velocemente come faceva lei? “ aggiunse.

08/06/06

Gutta cavat lapidem

La goccia continuava a cadere con lo stesso ritmo e con lo stesso esasperante rumore, nella notte tutta la sua attenzione si focalizzò su quello e dimenticò che fuori c’erano le stelle e l’aria profumava di gelsomino.

07/06/06

Meteo

“ Come va? “ chiese Haemo al signore che gli stava seduto davanti.
“ Benissimo grazie, è Natale? Sono un bambino? “ rispose il signore.
Royd ristette pensieroso, poi : “ Lei è affetto da felicità patologica, prenda una di queste compresse tutte le mattine prima di colazione e vedrà, sarà triste e scontento come tutti “ disse, scrivendo sul ricettario, “ Ha visto che tempo? Una vera schifezza “ aggiunse.

06/06/06

La statua



Per il compleanno di Marika voleva farle un regalo fuori dal Comune, così da Milano andò a Lodi dallo scultore Fino Fini e fece fare una statua a grandezza naturale della Supersegretaria .
Si sarebbe stupita, lo sentiva e certamente l’avrebbe messa nel salotto al posto d’onore.
Gongolò

Giochi

“ Togli anche queste tesoro se non ti dispiace” disse Haemo indicando le giberne di Marika, lei le sfilò lentamente guardandolo negli occhi.
“ Vuoi che tolga anche le pezze da piedi Haemuccio?” chiese con voce flautata e roteando il seno come piaceva tanto a lui.
“ No, quelle tienile che mi piace l’afrore “ rispose il Sempreallerta con voce eccitata, un filo di saliva che scendeva lentamente sul blazer di Oxford Street.

05/06/06

Il Trono




C’era qualcosa che non andava, continuava a guardarlo con aria critica: “ forse le dimensioni, o forse i troppi topazi da trenta carati? “ elucubrava.
“ Marika per favore puoi venire un attimo? “ disse nell’interfonico.
La Supersegretaria entrò ticchettando sui 20 cm di tacchi, modellata nel cachemirino attillato e nella gonnellina grigia con spacco anteriore: “ Ha bisogno di me Maestro? “ chiese sbattendo le ciglia ultralong.
“ Si cara ho l’impressione che il trono dietro la scrivania abbia qualcosa che non va, è forse eccessivo? “
Marika che aveva un gusto a dir poco proverbiale colse istantaneamente il disagio del suo Signore e Padrone e sentenziò :” Gran Muftì “ che così gli si rivolgeva nei momenti di intimità “ è solo il broccato del baldacchino ad essere un po’ pesante, basterà sostituirlo con dell’organza rosa e tutto sarà perfetto”
Quindi soggiacque ad un rapido quanto gradevole rapporto contro natura.

Sea Side

Nella notte cominciò a nevicare, dapprima lentamente, poi sempre più forte, i campi, le case assunsero contorni rotondeggianti, Haemo sorseggiando il suo primo caffè alla finestra decise di andare alla spiaggia, gli piaceva portarsi avanti col lavoro.
Oh yeah.

04/06/06

La frittura


Adorava le teste di pollo fritte, erano la sua passione e Marika gliene faceva trovare sempre almeno tre da sgranocchiare con l'aperitivo: " E' da sposare " pensò Haemo, poi la chiavò.

Ville Lumière


Parigi era come se la ricordava, fresca, vivace, con un’atmosfera unica, e stava gironzolando dalle parti della Madeleine, proprio davanti alla più bella pasticceria della capitale, torte variopinte di nouvelle patisserie lo occhieggiavano dalle vetrine ed era indeciso su quale comprare quando da un cespuglio sbucò un sorments, era il più terribile e spaventoso che avesse mai visto, ingaggiò con lui una lotta senza esclusione di colpi poi, come Dio volle, arrivò l’ambulanza dei pompiers che lo portò a sirene spiegate alla neurodelirieux.
“ Spaventeux “ disse una vecchina.

Task Force

Dio che caldo faceva! Haemo vestito di stracci tendeva la mano ai passanti, davanti un cartello trilingue, greco, turco ed armeno :
” Date un contributo per la ricerca sull’alcolismo”
Era a Cipro con la Task Force antialcol dell’OMS e stava conducendo un esperimento sociologico travestito da barbone.
Quando si risvegliò dal leggero coma in ospedale gli dissero che un gruppo di venditori di Ouzo e Rachi, per una volta affratellati lo avevano picchiato e due avevano anche abusato di lui.
“ Ecco la ragione di questo fastidioso bruciore anale!” si disse sollevato.

03/06/06

Fly Qantas




“ Ma lei non e’ il professor Royd? L’ Hercules Poirot dei medici? “ chiese il viaggiatore seduto accanto ad Haemo nel Boeing 747 diretto a Sidney.
“ No sono il suo fratello gemello omozigote, sono paleontologo e sono sordomuto” rispose Haemo e si rimise a leggere il suo libro.

Drink



“ Se se, continua così ” disse Haemo mentre Marika annuiva alacre nei pressi dei bassi fondali, la Supersegretaria era sempre arcifelice di compiacere il Capo e, diligentemente, portò a termine il compito non senza un sostanzioso premio.
“ Dalla parrucchiera dicevano che fa bene alla pelle “ pensò contenta.

Autogrill

Il tergicristallo funzionava monotono rimuovendo le gocce di pioggia dal parabrezza, Haemo guidava macchinalmente pensando, come sempre, ai massimi sistemi e la strada scorreva via lucida di pioggia.
Marika nel sedile accanto dormicchiava e l’interno dell’auto era gradevolmente caldo, Autogrill 1 km recitò un cartellone e il Superclinico decise di fermarsi per prendere qualcosa.
Scesero, entrarono e Marika prese un panino Sorrento di Sopra ed un frappè alla mela settembrina, Haemo ordinò una Superfocaccia con formaggio caprino detta “ Er Pecoraro” ed un bianco “ Baston d’Oro”.
Il resto del viaggio fu allietato dalla sensazione “ Pesi da sub” poco sopra l’ombelico.
Oh yeah

02/06/06

Bank

“ Maledetto altruismo!” pensava Haemo mentre aspettava di essere interrogato dal commissario.
“ Scusi signore, non arrivo al bancone, mi prenderebbe in braccio un momento per favore?” gli aveva chiesto la graziosa nana mentre faceva la coda in banca.
Lui era gentile per indole e l’aveva aiutata volentieri, quando si era reso conto che lei aveva estratto la pistola era ormai troppo tardi.
Ora doveva rispondere di rapina a nana armata.
“ Cosa dirà Livia? ” si chiese mesto.

Faraon



Haemotete Primo guardò severo la schiava perché accelerasse il movimento del megaventaglio di piume di struzzo, Marikete era attenta ad ogni suo desiderio e non dimenticò, assieme al ventaglio , di far roteare i seni come piaceva tanto al suo Signore e Padrone.
Il Figlio del Sole annuì sereno e Marikete ebbe un duplice orgasmo carpiato per la gioia.
Oh Yeah

La Partita

Aveva giocato tutte le carte importanti e la partita era ormai avviata verso la conclusione, non era andata poi così male,ma il prevedere il finale aveva tolto il gusto delle strategie quando, proprio all’ultima smazzata gli capitò in mano un jolly imprevisto, il respiro gli si fece corto, i muscoli tonificati dal nuovo impegno, si preparò a lottare, gli occhi attenti .
Sorrise dentro.

01/06/06

Savoir faire



Era minuta, sottile ed elegante, gli occhi sorridenti procuravano ad Haemo sensazioni sottili e potenti che si infilavano come lame lucide e lisce nei suoi pensieri e lo distoglievano dalle sue riflessioni.
Annaspava interiormente alla ricerca di un argomento che la affascinasse e gli permettesse di conoscerla almeno un po’: “ Signora, permette che le mostri il più voluminoso rotolo di biglietti da 500 euro che abbia mai visto?” chiese cordiale.
La Signora gli sorrise incuriosita e fu subito ben disposta verso il Ginecofilo.
Finirono la serata all’Hotel Baglioni.

Sfaiga

“ Che magnifico cavolo! Che splendidi colori!” pensò la farfalla e con un’elegante curva del volo ci si posò sopra.
Purtroppo l’ortaggio era carnivoro e lo sfigato insettino andò ad incrementare il suo patrimonio proteico dello 0,003 per cento.