30/11/05

Mistero

Provavano una irresistibile attrazione...non potevano avvicinarsi che...zac! Uniti intimamente, fradici.... venivano... per ore, venivano giù da altezze ora medie ora altissime, li subivo e mi rompevano abbastanza il cazzo, specie di mattina.
Ma Idrogeno e Ossigeno continuavano incuranti, come stamattina....

28/11/05

Prima il dovere

Sentiva l’orgoglio e la sensazione gratificante di un lavoro ben fatto; anche i suoi superiori erano contenti di lui.
Fece un breve esame di coscienza: oggi aveva fatto a pezzi una vecchietta acida dopo averla violentata provando tanto piacere, aveva immerso nell’olio bollente i soliti cinque politici e strappato gli occhi a quattro ospiti che avevano eletto ad arte il complicare la vita altrui, come gridavano! Era stato proprio bello!
Si, era a posto con se stesso, era proprio un buon Diavolo, lucidò le corna e il forcone e si addormentò sereno.

27/11/05

La ricrescita

“Trova e scrivi dieci motivi a causa dei quali sei scontenta”, questo era il compito che le era stato assegnato da Haemo, “questa volta sarò gentile e la commissione che li giudicherà sarà costituita da venti immigrate della tua età” aveva aggiunto.
Doveva stare attenta, sapeva che per ogni motivo ritenuto futile o troppo scarsamente importante le sarebbe stata installata nella mente una risata automatica e aveva gia’ tre spernacchiamenti automatici dell’esame precedente, non voleva che la sua testa diventasse il parterre di un varietà anteguerra.
Nessuno mi considera.
Piove troppo spesso
Non ho il Mercedes 300 td
Fatico a raggiungere l’orgasmo vaginale
Non sono ricca
Tutte le mattine tutti escono alla mia stessa ora e c’è la coda
Gli altri non mi apprezzano abbastanza
Quando faccio la coda la mia è sempre la più lenta
Quando arrivo io c’è sempre il rosso
Mia madre quando ero bambina non si curava abbastanza di me
Se non passava l’esame stavolta!…Sentiva che il suo maestro sarebbe stato contento di lei e l’avrebbe lodata, si strinse al rothwailer del notaio de Pretis e lo chiavò.

26/11/05

I had a dream

Tutto era così pesante…le sembrava di avere un aknà sulle spalle da quando il Creatore di tutte le cose sorgeva a quando veniva inghiottito dal buio.
Ogni cosa costava fatica, svegliarsi, raccogliere e macinare il grano fra due pietre, andare al fiume a prendere l’acqua, fare la legna, accudire la carne che nutre, cercare le bacche e i funghi, difendere se stessa ed i bambini dai lupi e dagli orsi.
Ogni sera era sfinita, svuotata.
Aveva fatto un sogno, una casa con l’acqua che usciva dalla parete, il fuoco che si accendeva solo quando era necessario e cibo…cibo a sufficienza per sé ed i suoi figli.
Era bello pensarci, ma non avrebbe mai potuto essere così.
Era tutto troppo pesante…..

25/11/05

Contesti

Come ogni giorno si svegliò al canto del pavone, era difficile iniziare, giù una gamba, l'altra, le ciabatte e la vestaglia al buio per non svegliare Spartaco, sempre la stessa sequenza...caffè, una sigaretta e in bagno lo specchio...l'alopecia della barba stava peggiorando, fra poco sarebbe stata glabra.
La Donna Barbuta pianse in silenzio.

24/11/05

Noia

Sembrava un giorno come gli altri, aveva trovato il parcheggio abbastanza facilmente, preso il caffè corretto Vecchia, ed ora era in coda all’anagrafe.
"I documenti a casa tua, non più code" recitava uno slogan qualche mese prima…cazzate, le solite file le solite rotture.
Finalmente toccava a lui :” un documento valido per cortesia”disse con voce annoiata l’impiegata , “ecco la mia patente”-“non è un documento accettato”….”allora ecco la mia carta d’identità”, “è in corso di validità ma manca il bollino del UCI, mi spiace non posso accettarla”—“La tessera del bus?”-“No!” –“Quella della Metro Spa?”—“Assolutamente no”
Bi sentì che l’ordine universale era turbato, estrasse l’accetta che gli era stata regalata al suo compleanno e la calò sul cranio della comunale, della mammina e della graziosa bambina ed anche su quello del vigile urbano che era accorso.
“Tanto c’e’ la fessa che lava!” avrebbe esclamato la mamma alla vista dei vestiti lordi di sangue e di materia cerebrale e si sarebbe inquietata.
Si sentì preoccupato.

Nomen Homen

Giovannantonio Difrancescantonio il gigante pugliese era alto due metri e quaranta, un giorno, nella scuola di tango argentino, conobbe Ada Bo la nana che misurava un metro netto.
Fu colpo di fulmine, si innamorarono e convolarono a nozze.
Di media misuravano un metro e settanta, si sentivano bene, e vissero assieme felici e contenti.

23/11/05

Sacrifice

Era inverno, il cielo era denso di nuvole gonfie di neve e l’aria, gelata, profumava di nord, Rhana camminava godendosi il freddo pungente sulle guance e bevendo il vento che la penetrava implacabile, ogni tre passi ricominciava a contare…uno…due..tre, lo stava facendo già da quindici chilometri e lo avrebbe fatto per i successivi otto.
Ventitré chilometri, la distanza che separava la sua casa dall’ufficio, aveva deciso di tonificare i glutei e faceva il tragitto due volte al giorno tutti i giorni.
Il suo sedere partito dalla posizione zero della scala di durezza dei culi era ora classificato come “duretto tipo 2” che sarebbe una consistenza simile alla marmellata di mele cotogne marca Althea.
Che gioia provava! Ogni volta che Pino le posava la sua manona lì ed esclamava :”però “ lei si sentiva riempire di orgoglio, voleva raggiungere almeno la posizione “marmetto tipo rigor “e sarebbe finalmente stata felice.
Lo aveva sempre saputo, lo diceva anche la nonna Tina: “ nipotina mia, ricorda, per le cose importanti non c’è sacrificio che non valga la pena di fare” ne aveva la conferma..
Cià

Si può fare

Nessuno lo aveva mai tentato prima…sentiva su di se la responsabilità ed il peso della decisione che aveva presa.
Tutto era pronto e il giorno si avvicinava, il corso dei suoi pensieri veniva bucato sempre più spesso dalla sensazione che conosceva così bene e che aveva preceduto ogni cosa importante che aveva fatto nella sua vita, farfalle nello stomaco.
Carla ,Haemo, Bi, Rhana avevano cercato modi per procrastinare la cosa, ognuno a modo suo ma…niente…le ore passavano e finalmente avrebbero visto che si poteva fare.
Ed ecco…era oggi, era adesso, con la concentrazione di un tuffatore olimpico lo fece!
E iniziò la dieta il giorno di Natale.

20/11/05

La scelta

Erano gli ultimi cinque minuti della sua vita, ne era consapevole, circondato dai suoi cari, nella sua casa, doveva raccogliere tutte le sue risorse per pronunciare le ultime parole.
Il corpo non gli ubbidiva più come una volta ma doveva riuscirci, aveva scelto così…
Era l’estremo atto d’amore, non voleva piangessero.
Si concentrò :” fanculo tutti….” E morì…

19/11/05

La Tv

Sono fatto così…se mi arrabbio mi infurio, non capisco più niente, vedo rosso, i muscoli si tendono, il respiro si fa affannoso, urlo e il cuore accelera…è più forte di me!
Il dottore ascoltava in silenzio Mario che si descriveva pensando ad una risposta…
“ un mio amico un giorno ha vinto un magnifico televisore al plasma, era felice, lo portò a casa e lo mise in salotto , lo accese e…..accidenti…era difettoso, il volume funzionava solo al massimo o a zero. Poiché abitava in un palazzo, erano rare le occasioni nelle quali poteva anche ascoltare, il fracasso avrebbe disturbato i vicini.
Mario era costretto a vedere il telegiornale per sordomuti, i cantanti sembravano pesci e la partita senza commento era una pena.
Dopo vari mesi Mario si accorse che c’era un comando col quale si poteva regolare il volume e da quel giorno potè godersi la sua tv.”
“Ma io non sono mica un televisore!”
“Ma io mica parlavo di lei!”
Sorrisero entrambi.

18/11/05

Bu!

An Shya era un orientale con la passione per gli scherzi, un giorno decise che il bersaglio del suo gioco sarebbe stata Maria Rossi, una graziosa signora che viveva nel suo stesso palazzo.
Maria percorreva la stessa strada ogni volta che tornava a casa e An si appostava dietro l'angolo aspettandola tutto teso, pregustando il divertimento allo spavento della poverina.
Bu! Maria saltava spaventata, giorno dopo giorno sempre con lo stesso batticuore e il fiato corto.
Dopo circa 7.500 volte Maria decise che non si sarebbe spaventata più e così fu.

L'appuntamento

Era un giorno importante per la Signora, l'appuntamento con l'uomo Giusto era imminente, si era depilata, laccata le unghie, aveva indossato la lingerie piu' seducente del cassetto ed il magnifico completo di lino bianco che le stava cosi' bene.
Capelli a posto, la pelle che profumava di crema al muschio e Dune, un filo di rossetto ed uno di perle.
Camminava per la strada sentendosi bene, e godendosi gli sguardi ammirati degli uomini ed invidiosi di qualche donna.
Si sentiva tonica, seducente..
Passava di li un camion per il trasporto dei maiali, presente quelli con le sbarre?
Malauguratamente uno dei maiali aveva le coliche e, giunto all'altezza della Signora, mollo' una scarica di diarrea che la spruzzo' da capo a piedi, gocciolava...la Signora si senti' morire, avvertiva che la sua vita era rovinata, che avrebbe sofferto a lungo per questa cosa orribile che le era occorsa e si mise a piangere sconsolata.
Poi un pensiero le attraverso' la mente: " Un giorno ne riderò"
Un secondo pensiero la fulminò :" Perche' deve passare tanto tempo per non soffrirne più?"
Si fece lo sconto e si mise a ridere.

17/11/05

Tutti.....


La carrozza della Metro era affollata, i vetri, resi specchi dal buio delle gallerie riflettevano i pensieri ed i non pensieri di ognuno, stando attento potevi sentirli rimbalzare da una paratia all'altra.
Qualcuno si osservava , qualcuno osservava senza parere, chi stava per scendere si tendeva pronto allo scatto come un atleta alla linea di partenza.
Profumi ed aure si intrecciavano con la stessa invisibilita' e con la stessa evanescenza...due signore di mezza eta', le borse della spesa, una seduta all'altra incombente: " E' proprio vero signora, tutti nasciamo dallo stesso vendre, ma ciascuno ha la sua propria mende!"
Fulminato ho portato con me questo saggio bonsai sull'unicita' umana.
baci Haemo

16/11/05

La Musichina

A volte capita...come stamattina, accendi il microondee lui emette un suono, la prima nota della sesta di Beethoven, corpo di mille bombe...noo la sesta no!
E invece eccola installata per tutto il giorno nei miei neuroni, bevo il caffe', faccio la barba scrivo qui e dentro suona la sesta.
Che a me la sesta piace pure e molto.
Ma mi condiziona, ho dovuto mettermi il vestito blu e una cravatta severa e per tutto il giorno saro' serio e compassato, a chi mi chiedera' :"come sta?" rispondero' :" bene grazie, ella?"
Quando chiedo ella tutti si bloccano alla ricerca di significati, gli leggo dentro " mi sta prendendo per il culo o e' solo rincoglionito?" , danni generati dalla mia passione per la narrativa dell' 800.
Oggi vado nel regno dell'ottimismo, dove sono tutti incazzati, a comprare un microonde nuovo.
Cia'

13/11/05

Una gita fuori porta

Ieri siamo andati a Saint Paul en Vance, si trova poco lontano da Nizza ed e' un delizioso paesino medievale con le case di arenaria e le stradine lastricate a mosaico con ciotoli di mare.
Pioveva e i ciotoli brillavano alla luce dei lampioni e delle cento vetrine delle gallerie d'arte che si incontrano ad ogni passo.
Colori e forme ritmavano la passeggiata che consiglio anche a chi come me dopo dieci minuti in una pinacoteca si rompe il cazzo.
Raramente ho ricevuto tante buone sensazioni come a Saint Paul, davanti a qualche vetrina credo di essermi fermato a bocca aperta come un contadino del '400 davanti ai colori di Giotto, in effetti una tale concentrazione di artisti selezionati permette di godere anche di interpretazioni del colore del tutto originali e fuori degli schemi in modo sorprendente.
In cima alla collina abbiamo poi visitato la fondazione Maeght che raccoglie opere di Miro', Chagal e tanti altri quasi tutti accomunati (dal mio punto di vista) dall' essere arrivati e quindi dal potersi permettere di creare delle opere che spesso mi sono sembrate purissime stronzate, mi sentivo come quelllo della favola del re nudo, ma c'e' da dire che ho un'ignoranza abissale dell'arte e che la mia esegesi della stessa si basa solo su un criterio emotivo\estetico.
Ristorati nello spirito e nel corpo abbiamo poi preso la strada di casa concedendoci una puntata a Montecarlo ( nel senso turistico) per vedere i ricchi, quanti ce n'erano! Sono quasi uguali a noi ma molto piu' belli e furbi, io dalla nostra Fiesta TDCI li indicavo alla bambina dicendole :" guarda che belle signore, non come la mamma".
Felici siamo quindi giunti a casa, dove, data l'ora tarda, abbiamo tirato il collo a un dado e poi tutti a nanna.

09/11/05

Le difficolta' della vita

Sono in una gravissima contingenza, devo comprare una macchina nuova e nn so se prendere una fiat o una opel o una lancia o una nissan o una smart o una suzuki o una autobianchi o una ford o una mercedeso una kia.
Aiutatemi!Le difficolta' della vita mi sommergono!

la storia del signore che credeva di essere in treno e invece era su una moto da cross

C'era una volta un signore che stava facendo un viaggio, era su un magnifico treno composto stranamente da un multiplo di dodici vagoni, ogni carrozza era diversa dalle altre per qualche particolare, in qualcuna si soffocava dal caldo, in altre si tremava dal freddo, molte avevano una temperatura proprio confortevole.
Il signore si godeva il viaggio e osservava il paesaggio fuori dai finestrini, passavano valli e montagne, mari e spiaggie, citta' con persone che spesso erano solo macchie di colore.
Dopo un po' il signore comincio' a sentire che gli mancava qualcosa, il treno gli cominciava ad andare stretto e poi poteva solo andare avanti o indietro legato com'era ai binari.
Passava di li la fatina dei treni:" sarei la fatina dei treni, buongiorno"
""buongiorno, avrei voglia di visitare i posti che ho solo visto dal finestrino e magari di conoscere un po' delle persone che li abitano"
e la fatina:"ecco il catalogo delle scelte che proponiamo, vediamo...moto da cross? scarponcini vibram?bici?Lei deve solo scegliere caro signore sono qui per questo"
Il signore scelse la moto da cross essendo un tantino pigro , comincio' a girare godendosi il calore del sole sul viso, il profumo dei boschi, la pioggia e un'intensissima attivita' sessuale solitaria in attesa di una volontaria donatrice.

07/11/05

Ho riflesso...mi sono guardato allo specchio, il tipo aveva un'aria furbetta, presente il modello ho la verita' in tasca?
Lo guardavo senza parere, come i gatti quando si danno la schiena, cercando di penetrare l'arcano nascosto dietro quelle pupille, me lo devi dire.....
Specchio specchio delle mie brame, la famiglia e' funzionale a questo baillame?
Myrtha ( la mia badante) mi ha trascinato a letto........(continua)

Era una notte.....

Era una notte buia e tempestosa, me ne stavo tranquillo per i cazzi miei pensando alle mie ultime letture ed a quanto mi fosse piaciuta quella bottiglia di dolcetto dei marchesi di barolo , quando irruppero nella mia vita due esseri due i quali, lusingandomi, mi spinsero ad aprire questo blog.
Fino a qualche minuto prima vivevo sereno ed ignaro dell'esistenza di questa sorta di diario elettronico e polarmente pubblico, poi la mia vita cambio'.
Dovevo riempire quello spazio bianco con pensieri tradotti in parole, incalzato dall'ammiccare del trattino di fine parola.
Non solo, dovevo anche fingere un'intelligenza ed una sagacia superiore a quella della quale fui dotato...poi un tema si fece luce nelle brume dei miei neuroni appassiti: la famiglia e' ancora funzionale a questo tipo di societa'?
Devo rifletterci su.....