02/02/06

Trentotto minuti

Fuori era inverno, il vento fischiava gelido e la gente camminava frettolosa sui marciapiedi con i baveri rialzati, c’era un accenno di neve e il grigio dominante era bucato dai fanalini delle auto.
Guardava dalla finestra e il suo alito produceva aloni, ad ogni respiro il vetro era un po’ più opaco, come i suoi pensieri, doveva solo decidere come, il quando era domani, il dado era finalmente tratto.
Ci aveva provato tante volte, sempre senza successo ma sentiva che domani ci sarebbe riuscito, avrebbe impugnato lo strumento giusto ed il tormento sarebbe finito, una volta per tutte.
Avrebbe aperto il forno e…centottanta gradi per trentotto minuti , il souffle au fromage non si sarebbe più sgonfiato.

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