02/02/06

Il Drago

Non credeva ai suoi occhi! Un drago un vero, solido, ruggente drago era posteggiato al centro della carreggiata sull’autostrada Genova Milano.
Fermò l’auto ad una distanza conveniente e scese.
- Pussa via- gridò –vattene bestiaccia-
- Sciò, sciò-
Il drago girò la testa e con voce cavernosa: - Le spiacerebbe gridare piano? Mi sta disturbando- disse.
- Ma ho fretta, devo andare- disse Haemo sbalordito.
- Chissà dove dovrà mai andare- disse il Drago e aggiunse: - Entri nella favola ci mancava giusto un personaggio, guardi che è divertente sa?-
- Sentiamo, che favola sarebbe?- chiese Haemo
- E’ la favola di un monaco che aveva sempre fretta e a causa di ciò per tutta la sua vita aveva visto le cose solo in superficie, non aveva tempo di fermarsi per gustarle, finché incontrò un drago sul suo cammino, fu costretto a fermarsi e fu invitato ad entrare in una favola- replicò il Drago paziente.
- E come si intitola questa favola?- chiese Haemo.
- Si intitola Vita, vieni?- chiese il Drago.

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