02/02/06

Eternità

La macchia mediterranea che delimitava il sentiero in discesa, rosso di terra e a mezza costa, formava una specie di galleria che tratteneva i profumi e, in fondo, il mare era uno specchio d’oro,
era inverno ma l’aria era tiepida, nelle gambe la salita e poi la discesa.
Su una roccia calda di sole una lucertola insonne si muoveva lenta e i bombi esploravano cauti il territorio.
Quanta imperfezione nel suo mondo interiore se era necessario un ambiente gradevole perché stesse bene.
Intuiva che la serenità deve nascere dentro e deve essere indipendente dal mondo esterno, ma era consolante pensare che tutto quanto lo circondava sarebbe rimasto così fino alla fine del tempo.
Scosse piano la testa e si stappò una birra.

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