09/03/06

Il cappuccino

Odiava lo stress, già la parola le metteva una tensione simile a quella del sibilo di un serpente, era di fronte ad Haemo che la ascoltava attento.
“Mi alzo la mattina e devo subito partire in quarta professore, mille cose da fare tutte assieme, esco di casa che sono già stanca e poi il traffico, quel maledetto traffico, li odio tutti e loro odiano me, mi pesa tutto, è veramente orribile e non ci sono soluzioni” disse Livia a voce bassa.
“ Le piacerebbe la mattina avere mezz’ora tutta per se, entrare in un bel bar di quelli con la tovaglia sui tavolini, prendere un cappuccino con tanta morbida schiuma e la cioccolata sopra mentre dà un’occhiata al giornale, e le piacerebbe ascoltare senza parere i discorsi leggeri degli altri avventori?” chiese l’Epistemologico con aria empatica.
“Sarebbe un sogno” rispose Livia affascinata.
“ Si alzi un’ora prima ed esca di casa quando tutti sono ancora in cucina, le strade saranno vuote per lei e arriverà al lavoro con tanto anticipo da realizzare il suo sogno, ogni sogno ha un prezzo” replicò Royd.
Livia lo guardò stupita e gli sorrise.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi meraviglio di lei oh Epistemiologo ,enciclopedico che non conosce l'esistenza della Home Coffee servizio a domicilio x cappuccini e caffe con cornetto maxi alla nutella...........si aggiorni!!!!!!!!!!!!!

whypriyawhy ha detto...

I understand almost nothing.

Make that nothing at all.

Best wishes from Malaysia

Bluvulvet ha detto...

La sofferenza è il prezzo per accedere alla beatitudine e al piacere dei Cappuccini!

Anonimo ha detto...

Se sbaglio "correggetemi" , disse il cappuccino schiumando di rabbia.