La splendida donna in bianco sedeva davanti ad Haemo osservandolo con gli occhi da cerbiatta.
“Professore, la prego mi aiuti, sento di avere un mondo dentro, vorrei poter mostrare la mia interiorità, scrivo poemetti, ma nessuno mi ascolta, nessuno è interessato a ciò che ho dentro!”
Haemo ristette pensoso qualche millisecondo poi vergò un numero di telefono e un nome sul suo ricettario di carta di riso, staccò la ricetta e la porse alla Sensibile:”Vada da questo mio collega”
“E’ un poeta anche lui?” chiese speranzosa la Piccina.
“No, è un anatomopatologo”
19/08/08
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1 commento:
caustico come sempre ma ...un ottimista coi contro...azz!!..ma, l'anatomopatologo non seziona cadaveri?L'avrebbe di certo aiutata a ripulire l'armadio dagli scheletri...
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