21/06/08
Solstizio 08
Era la notte del solstizio d’estate, Haemo, come tutti gli anni, era presso il mehnir di Varazze ad aspettare l’alba, la notte era ancora fonda con la luna piena che si rifletteva sul mare.
Faceva freddo.
A oriente lentamente il cielo si fece meno buio, poi impallidì e divenne rosa , qualche timido straccio di nuvola si infiammò per il sole ancora sotto l’orizzonte montuoso, lo scarico di un aereo alto graffiò il cielo, poi fu l’alba.
“Era ora, non ne potevo più di questo manto druido!” disse il Protostorico, Celeste stappò un thermos di caffè, aprì il cabaret dei dolci e disse:”Però l’anno prossimo le paste le porti tu e il protosacerdote lo faccio io”
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11 commenti:
Queste fotografie di vita reale del nostro Druido moderno inteneriscono anche il cuore più ghiacciato.
La sua figura ieratica si staglia sull'orizzonte finito in un tribudio di colori e carboidrati.
Da controno il nano (spirituale) De Pretis che, superficialmente, coglie il rito solo nella sua forma mancando la sostanza.
L'anno prossimo, mi piacerebbe partecipare, magari con Jean e Octy (se è ancora vivo :D).
Vivere insieme una cerimonia celtica di grandioso phatos, con fiaccole che seguono Haemo come la coda di una cometa foriera di novità.
Poi, con il primo sole, un lauto pasto con rutto libero.
A seguire un baccanale, con le giovani vestali che usualmente si raccolgono lascive vicino ai grandi menhir.
Un tuffo al cuore, quando ho visto la foto, quando ho pensato che anche quest'anno non c'ero, almeno fisicamente, pace nel cuore quando ho pensato a chi c'era nel tuo cuore, stamani, con te.
Visir accolgo il tuo invito per l'anno prossimo (mah sì dai, Octy ce la farà, eccome). Io e Haemo portiamo il caffè, tu e Octy portate le donne (non si accettano Svetlane però) chè vestali a Varazze non mi risultano.
Nella foto Haemo lo stai spostando il menhir o ti ci strusci?
Spettabili consacerdoti gaelici, se sapessi dove trovare le donne non sarei malato di prostata, e avrei molta più speranza di vita.
Lo dico nell'atto di grattarmi energicamente all'altezza della borsa scrotale, con tutto il rispetto dovuto per le signore alla lettura.
Jean se osservi bene potrai notare che ascolto attento la voce del menhir, esso mi parla dalla profondità dei millenni, oggi mi ha sussurrato:"ma chi è quella testa di cazzo che ti taglia i capelli?", sto meditando per decifrare il messaggio,l'anno venturo sarebbe bello ci foste tutti per l'alba mistica, anche tu Porporina tenera esegeta dell'anima mia e tu Visir nobile cavaliere, se vorrà preticherò ad Octy un clistere evacuativo di salute e poi, invece dei fondi di caffè, trarremo auspici dai fondi della sua ampolla rettale.
Buona estate confratelli....
Haemo, questi deficienti nemmeno capiscono che Porporina è nome femminile, e dopo acconcia copula si resta scintillanti a lungo.
Prendi il menhir e andiamo a vaticinare altrove, e non solo.
Tua per sempre - Porp
A Porporì, ma chitt'ha detto che non lo abbiamo capito?
Comunque un po' deficienti forse siamo, almeno io nel peso.
Anch'io nel peso...sono un falso grasso...
Se fossi spagnolo sarei deficiente anche nei pesos:))
Allora Jean, se hai capito sei un po' stronzo, dici "porta le donne", come se io gli assomigliassi poco o niente.
Porporina offesa
Porporina piccina dolce dolce dolce (che ruffiano!) scusa.
Tu hai scritto "...anche quest'anno non c'ero" ed io ho dato per scontato (anzi,non scontato, gratuito) che non verrai nemmeno l'anno prossimo. Comunque una donna non ci basta. O sì...?
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