20/09/08

Barman

Celeste guidava la sua splendida Ape 50 nella notte, il manubrio trasmetteva gradevoli vibrazioni alle sue braccia ed il potente faro anteriore fendeva le tenebre quando incredibilmente gli si parò davanti quello che , a prima vista , sembrava l’addetto ad uno spaccio di alcolici del periodo proibizionista americano, il suono stridente dei freni lacerò l’aria.
“Haemo sei tu?” esclamò il Notaro con voce incerta rivolto alla figura che ristava immobile.
“E chi vuoi che sia vestito così? Tu e la tua mania delle feste mascherate, volevo vestirmi da Batman ma il noleggiatore di costumi è sordastro, dai dammi un passaggio che mi si è rotto il Ciao!” e si accomodò dentro l’apetta.

2 commenti:

Jean du Yacht ha detto...

Liberamente tratto da "Le avventure di Barman e Tobin"

ladyoscar ha detto...

Quanti ricordi emergono dal mio cuore parlando di apette.
Però proprio splendida non mi sembrava e nemmeno gradevoli le vibrazioni del manubrio e il faro potente???!
Beh certo mio padre non si chiama Celeste...