17/03/08

Cyclon V


Avvinghiati nel tango fondevano sguardi e respiri, Haemo avvicinò la bocca all’orecchio di Marika e sussurrò:” Cos’hai mangiato a pranzo, topi putrefatti?”.
“Frittata di verruche caro, sai che l’adoro” rispose la Procacissima.
“Per fortuna ho sempre con me la mia maschera a gas” disse Royd e con un gesto elegante la indossò.

1 commento:

Jean du Yacht ha detto...

Concordo con Marika, la frittata di verruche è una ghiottoneria, specialmente con aggiunta di una spolverata di pelle di calli grattugiati, roba da leccarsi i gomiti (specialmente se rugosi).