09/01/08

La Rapida



Il tempo scorreva placido come un fiume in agosto, Haemo passeggiava sereno sotto i platani e meditava sui massimi sistemi e sui tempi di cottura a vapore delle taccole quando la sua attenzione fu carpita da una splendida signora con gli occhi intelligenti.
Indossava una gonna kilt, calze opache grigio aspergillus, una camicetta bianca dalla quale occhieggiava il pizzo del reggiseno e stivali col tacco che conferivano alla sua andatura la giusta flessuosità.
I lunghi capelli erano raccolti in uno chignon e quando gli splendidi occhi castani incontrarono quelli dell’Ultraumano i cuori di entrambi mancarono un colpo ed i loro respiri si sincronizzarono.
“Devo parlarle” pensò Haemo ed avvicinatosi con la sua voce flautata sussurrò:”Non vorrei essere indiscreto ma volevo avvertirla che ha schiacciato una merda di cane”
“Ti amo anch’io” rispose la Flessuosa poi si pulì con un Kleenex.
La pensione “La Rapida” nella quale trascorsero le successive due ore era pulita ma un tantino rumorosa.

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