Il vento fischiava teso fra le sartie mentre la barca filava fendendo le onde bianche di schiuma.
“ Cazza Haemo!” gridò con tono di comando Beyk.
“ Cazzo, cazzo! “ rispose urlando il Protolupodimare.
Jean, il mozzo, alzò gli occhi al cielo plumbeo ed elevò una prece.
9 commenti:
..ma era talmente leggero che invece gli uscì un precETTO!
Quante cazzate!
Si può cazzare la poppa? (magari sottocoperta). Nel qual caso, in mancanza di randa, basta un randello? Il randello drizza? e se sì poi scotta? Il lasco c'è quando la bolina della bonaccia è troppo larga?
In tutto ciò che ruolo ha il libeccio?
Belin ragazzi, non siete uomini e donne ma tre vulcani!!!
A dritta si videro le nere vele del vascello pirata "Stokaz", del Visir mamelucco: El tatac Hala Copulaz.
Nell'equipaggio serpeggiò lo scoramento allo scorgere i famigerati corsari arabi. Come un sol uomo si toccaro i gioielli di famiglia in un gesto apotropaico.
Solo il capitano Haemo rimase imperturbato, fermo nella sua abituale maschia postura.
Fu vero coraggio o fu solo perchè era miope come una talpa e sordo come una campana?
Alle grida dei suoi uomini preda del panico lì apostrofò con una esortazione criptica: "Belin ciò un prurito al culo che non mi spiego".
Anche il vento si fermò e parve domandarsi il senso di tali parole foriere di sventura.
Poi suonarono in lontanaza i tamburi per l'arrembaggio.
Era passato tanto tempo: " Come mai hai l'uncino nonnino?"
" persi la mano durante un arrembaggio, una sciabolata e zac la mano volò in mare"
" E come mai hai la benda nera sull'occhio nonnino?"
" Un bastardo di gabbiano mi ci defecò"
" E come mai lo perdesti nonnino?"
" Porc...putt...hem... era il primo giorno che avevo l'uncino!"
Il dolore all'occhio fu veramente luncinante.
visir lei dovrebbe darsi alla scrittura fantastica a quattro o anzi ottomani con Hemo e Jan :-)
Pulcherrima dama Bluvelvet, lei sa che le storie bonsai dell'esimio sono da compendio ai voli pindarici della mia, ormai obnubilata, ragione.
Solo il testosteroideo cerusico mi spinge ad inanellare "cazzate immani" ma di pregevole fattura lessicale.
Mi piace adornare di fumo questi nembi semantici del Nostro virilissimo gran figlio di Ippocrate.
E vero a volte indugio nello sberleffo, ma sempre con stima per il nostro comune amico, così grande nonostante la forma gnomica.
Mai un'adulazione fu così simile al dileggio, ma sa com'è sono paradossale.
Ed ora uomini iniziate con i suplizi al capitano di questa bagnarola che abbiamo abbordato.
Risparmiate il suo equipaggio però: hanno già sofferto troppo.
Posta un commento