L’incrociatore spaziale "Da Peppino Pesci Vivi" solcava il vuoto con una traiettoria rettilinea, erano sei giorni terrestri e quattro ore che i motori a muoni erano stati spenti e stavano raggiungendo il momento di riaccensione nel punto di massima accelerazione ottenuta adoperando le linee gravitarie della doppia stella F 467.
“Tutti pronti ai loro posti riaccensione e salto ultrafotonico fra otto minuti” disse la voce sintetizzata del computer di bordo.
Haemus il comandante controllò con lo sguardo che in plancia tutto fosse in ordine e che gli ufficiali ed i marinai fossero ben assicurati al loro posto, saltare era sempre un’esperienza singolare, ogni salto aveva una sua personalità, spesso passava inavvertito, altre volte ti sentivi fluire dentro l’energia di cinque soli.
5…4…3…2…1…GO!
Una brusca decelerazione spinse Haemus contro le cinture,: “”aprire la visione esterna” ordinò severo.
Le pareti a 360 gradi si depolarizzarono ed ai loro occhi apparve una diffusa luminescenza bruna.
“Fuori gli analizzatori” fu ordinato.
Immediatamente iniziarono ad affluire dati sullo schermo posto nella consolle di ogni ufficiale
“Comandante c’e’ qualcosa che non quadra” disse con voce rotta Gesuinus l’ufficiale scientifico “ “l’analizzatore dà fibre, proteine, sali biliari, carboidrati e acqua in proporzione variabile!”
Il comandante armeggiò freneticamente con la tastiera, poi aspettò trepidante la risposta.
Ci volle solo qualche istante.
La lesse incredulo poi:” Siamo nella merda!” esclamò.
23/02/06
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3 commenti:
Mi congratulo per il nome dell'incrociatore; in alternativa mi piacerebbe molto "LA RAPIDA".
Sottotitolo "Chiavi e tacchi subito"?
navigavano al largo della costa del Mer du merd???????????
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