Ogni volta gli succedeva la stessa cosa, alle prime note di “Un bel di vedremo” cantata dalla Callas, un angelo gli accarezzava l’anima e avveniva il miracolo, gli occhi cominciavano a bruciare e lentamente le lacrime scendevano lungo le sue guance,
Gli venivano in mente le generazioni prima della sua che si erano succedute e si erano commosse ascoltando la stessa aria, un senso di continuità e di appartenenza lo permeava assieme alla gioia e all’orgoglio di appartenere ad un Paese che era riuscito a produrre cose come quella.
Sognava Maria che, in un paradiso nel quale non riusciva a credere, cantava per Dio rendendogli onore e gloria e la morte gli faceva un po’ meno paura.
24/02/06
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento