Quel misto di reticenza ed abbandono di lei lo aveva affascinato fin dalla prima volta che l’ aveva vista.
Fra loro non c’era mai stato niente, lo emozionava starle vicino e, le rare volte che lei gli sfiorava un braccio con la mano avvertiva una familiarità che , forse solo nella sua mente, andava oltre le parole.
Gli piaceva come le si muovevano i capelli quando faceva una breve corsa verso la macchina, immaginava il suo corpo nudo, il suo sapore e lo stupore dei suoi occhi nel momento dell’estasi.
Gli sarebbe piaciuto guardarla spogliarsi, sarebbe stata certamente timida e questo lo avrebbe acceso.
Sognava di svegliare la puttana che si nascondeva da qualche parte dentro di lei e di giocare in modo gioioso e libero.
Fuori lo show continuava lui era l’uomo ammaestrato e lo sapeva impersonare molto bene.
01/02/06
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