Si chinò e le sussurrò qualcosa nell’orecchio, ascoltava attenta, lo guardò con l’ombra di un sorriso e : - No!- rispose.
Lui se n’ebbe a male e si consolò con un pranzo all’Allegro Cinghiale, non fu malaccio ma per un antipastino caldo di mare, due dozzine di ostriche dell’atlantico, pappardelle al ragù di orate che non sembravano neanche tanto fresche, astice in agrodolce, frutta di stagione, tiramisù all’amarena e maraschino, una bottiglia di Veuve Cliquot, caffè e sambuca con la mosca il conto fu salato.
11/02/06
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento