Era periodo di censimento, la mamma ed il babbo di Haemo stavano recandosi a casa con la loro 1100 Fiat quando questa si guastò, erano in aperta campagna e si faceva sera, Luciana la madre era al nono mese di gravidanza e fu colta dalle doglie, Giovanni il padre cercò un posto riparato per la notte e trovò una stalla.
Si insediarono sulla paglia e nacque Haemo, arrivò il pastore e di molto si incazzò.
Giovanni lo uccise a randellate e lo mangiarono arrostito con alcune patate rubate in un campo li accanto.
Arrivò per caso una pattuglia di carabinieri che trasse in arresto la coppia, Haemo fu affidato alle cure delle suore ospedaliere che lo crebbero e lo scoparono a stecca fin dalla tenera età.
Era un bimbo felice, non gli mancava niente e non si fece mai nemmeno una seghina, le sue mamme pensavano proprio a tutto.
Andò a scuola con ottimo profitto ed a 18 anni fu iscritto alla facoltà di medicina patavina, qui fu subito evidente il suo talento ed a 24 anni si laureò magna cum laude.
A 30 anni era già ordinario di medicina interna, e aprì studi in ogni parte del mondo, tutti i capi di stato divennero suoi umili pazienti ma lui curò anche gli umili.
Attualmente vive a Genova sposo e padre felice non disdegna le grazie femminili e, a volte, elargisce i suoi fluidi riproduttivi anche a qualche ammiratrice.
Vera Juventus dei nobel ha ottenuto otto volte tale riconoscimento per la medicina e quattro per la pace.
Unico caso di santificazione in vita può fregiarsi del titolo di beato.
E’ un uomo bellissimo pur senza essere appariscente.
Ha dodici assistenti che lo venerano.
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21/05/06
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1 commento:
Che alto esempio di letteratura, giocare subito ciò che si puote e/o si vuole (almeno 5 euro) su 83 e 42 sulla ruota di Genova.
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