Stava facendo la punta alla matita, gli piaceva aguzza, gli scivolò la mano, se la piantò nella carotide e morì.
Gli piaceva cambiare il toner alla fotocopiatrice, la aprì, c’era un filo spellato, lo toccò e fulminato morì.
Pensava con la matita fra le labbra, lo aiutava a concentrarsi, si concentrò troppo, implose e morì.
03/04/06
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3 commenti:
Troppo tristi! autobiografici?
Si, sono morto tre volte...ma non fa male...
cazzo dici? solo io posso morire e rinascere! e comunque fa male, soprattutto rinascere, mondodimerda.
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