17/04/06

Est modus in rebus

Ogni tanto la sua anima sfiorava un’altra anima, le due si intrecciavano per qualche attimo a condurre una danza gentile poi il viaggio nel tempo continuava rettilineo, lampi di profumi a rischiarare il buio, suoni come binari.
Sollevò gli occhi pensieroso :”Basta con ‘ste cazzate, ho da imbottigliare il vino” Brontolò mentalmente ma si Pisolò.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La prima parte è così sublime che mi ricorda un quadro del Tiepolo, anzi del Tiepolò; per curiosità, il vino da imbottigliare era mica Nèbbiolo, anzi Nebbiolò? o meglio ancora Barolò?
Ohibò!

Haemo Royd ha detto...

Era dolcettò del piemontè
Ridacchiò
H.

Anonimo ha detto...

per me era Metanolo della valle dell'eden
il pisolatore universale