La donnina delle frittelle portava sempre con se il profumo del suo lavoro, dovunque andasse tutti si fermavano un attimo e, dilatando le narici, assumevano un’aria stupita.
Era difficile attribuirle un’età, era fra i quaranta ed i cinquanta, viveva sola, non aveva ancora trovato l’amore e ormai non ci sperava più, i suoi capelli “fritti” pendevano ai lati della testa tristi.
Ogni giorno si alzava ed indossava della biancheria seducente sotto il vestitino informe, “non si sa mai” pensava, si specchiava e vedeva che quello che nessuno aveva mai chiesto avrebbe potuto far felice un brav’uomo.
Quel giorno stava friggendo dietro il bancone quando entrò un signore con i baffi e le tempie spruzzate d’argento, lei sentì qualcosa dentro che si fermava, lui la guardava con un sopracciglio leggermente alzato ed un sorriso negli occhi scuri.
“Ha del baccalà fritto?” le chiese
“Si” rispose lei
“ E vuole venire via con me, sposarmi e stare per sempre assieme?”
“Si” disse lei, il cuore che batteva all’impazzata.
Tolse il grembiule, spense il fornello ed uscì con lui, mano nella mano.
E vissero assieme felici e contenti.
Oh yeah.
19/03/06
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3 commenti:
Se la fortuna è cieca, ma tu sulla fronte hai scritto: "Sono sfigata" in
braille...
cosa consiglia di fare l'esimo et exxcellentissimus Hemo??????????
Haemo e' per l'amore universale e contro i cibi surgelati, su queste basi sata lavorando per fondare la rivista "La torta di Guardia" ed una corrente di pensiero basata sullo scambio di vaglia postali.
Con i più cordiali saluti.
Marika segretaria particolare.
Esimia signorina Felicita, conosco un distinto signore scapolo, ha solo due piccoli difetti fisici, e' cieco e monco, ma e' superdotato.
con affetto
Haemo
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