“Raccontami una favola” disse Livia con voce assonnata.
Haemo incominciò:” C’era una volta in un paese lontano lontano una ragazza che aveva paura della paura, nella sua testa immaginava ombre nere continuamente mutevoli, non riusciva ad afferrarle con lo sguardo che subito cambiavano, a volte, mentre stava per addormentarsi le sembrava di poterle capire ma poi il sonno aveva il sopravvento e tutto svaniva nell’oblio.
Andò da un vecchio saggio che viveva solo proprio fuori del paese a chiedere consiglio.
Il vecchio la ascoltò con attenzione, poi lisciandosi la lunga barba bianca dette la risposta:
“Figliola, ognuno combatte con le sue paure, ora ti doterò di un’arma infallibile, prendi questa pietra nera e questa pietra bianca, quando vorrai vedere in faccia le tue ombre batti le pietre una contro l’altra, si sprigionerà una scintilla che per qualche momento ne fermerà il vorticare ma attenta, decidi se veramente vuoi sapere.”
Livia, si chiamava come te per uno strano caso, uscì dalla casa del saggio con una pietra per mano, non vedeva l’ora di essere nella sua camera per provare.
Finalmente sola socchiuse le imposte e, dall’ombra cominciarono ad apparire le sue paure, rapida percosse una pietra contro l’altra e la scintilla le bloccò, osservò con attenzione….non credeva ai suoi occhi, era solo fumo, semplice banalissimo fumo, fatto di niente e al di là prati verdi e sole, tanto sole.
Haemo si fermò ad osservare Livia che dormiva serena e russava un pochino.
14/03/06
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2 commenti:
Ma durante la notte la Livia curiosa volle ripetere l'esperimento ed incndiò tutta la casa .........Il fumo fa male:-)
Sei tu mia Offas?
mi fai sempre ridere mia antipoetessa.
Hai vinto un giacimento....con haemo
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