C'era una volta un signore che stava facendo un viaggio, era su un magnifico treno composto stranamente da un multiplo di dodici vagoni, ogni carrozza era diversa dalle altre per qualche particolare, in qualcuna si soffocava dal caldo, in altre si tremava dal freddo, molte avevano una temperatura proprio confortevole.
Il signore si godeva il viaggio e osservava il paesaggio fuori dai finestrini, passavano valli e montagne, mari e spiaggie, citta' con persone che spesso erano solo macchie di colore.
Dopo un po' il signore comincio' a sentire che gli mancava qualcosa, il treno gli cominciava ad andare stretto e poi poteva solo andare avanti o indietro legato com'era ai binari.
Passava di li la fatina dei treni:" sarei la fatina dei treni, buongiorno"
""buongiorno, avrei voglia di visitare i posti che ho solo visto dal finestrino e magari di conoscere un po' delle persone che li abitano"
e la fatina:"ecco il catalogo delle scelte che proponiamo, vediamo...moto da cross? scarponcini vibram?bici?Lei deve solo scegliere caro signore sono qui per questo"
Il signore scelse la moto da cross essendo un tantino pigro , comincio' a girare godendosi il calore del sole sul viso, il profumo dei boschi, la pioggia e un'intensissima attivita' sessuale solitaria in attesa di una volontaria donatrice.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Esistono anche i fatini delle signorine rinchiuse negli sgabuzzini. Ce ne sono pochi in circolazione, e chi ne avvista uno si affretta a catturarlo con un apposito retino e lo tiene ben al caldo, avvolto in una speciale scuffietta. Il fatino ha un bizzarro sistema metabolico: si nutre le lagne delle signorine sgabuzzinate e rilascia nell'atmosfera onde di possibilità di scelta piacevolmente sovversive -Letto su Focus
Posta un commento