17/07/11

Alimentazione in barca


Immaginate una magnifica rosa gialla imperlata di goccioline di rugiada ed immaginate di adornare il vostro cappello da ammiraglio con questo fiore per soddisfare la vostra vanità all’inizio di una minicrociera sulla “ Pyna” il vostro cutter di dieci piedi e due pollici.


E’ una splendida giornata di Luglio e c’e’ un bel vento teso da Nord.


Dopo due ore di bordi osservate la rosa, è appassita, floscia , si è irrimediabilmente disidratata, il vento ed il sole hanno fatto il loro lavoro e stanno disidratando anche voi.


Voi avete imbarcato acqua, the, caffè, bibite, birra e del vino bianco , guidati dalla vostra previdenza avete stivato tutto a prua e la Pyna viaggia appruata, bevete e lentamente la barca riacquista assetto.


Abbiamo imparato che la prima voce nella nostra cambusa sarà costituita dall’acqua.


Per lo stesso motivo della frutta succosa dovrebbe far parte delle vostre provviste ( es: almeno due cocomeri da 15 kg l’uno) ma attenzione che rotolano fastidiosamente è buona regola incastrarli fermamente in un carabottino.


Per quanto riguarda gli alimenti sta al vostro gusto ed alla vostra fantasia, evitando il brodo che tende fastidiosamente a sfuggire dal piatto e che in caso di pioggia non finisce mai.


Una calda polenta e baccalà potrebbe dare quel tocco di classe alla vostra crociera, così come dei ravioli preparati al momento naturalmente in kit ( pasta già tirata e ripieno della Ravioltrip).


Un bel barattolo di vermi ed un tocco di lenza vi permetteranno di gustare tutto il pesce che vorrete.


Per finire uno zabaione cotto preparato al momento e lingue di suocera strabilieranno i vostri ospiti.


Caffè e ammazzacaffè e il gioco è fatto.


p.s. articolo scritto da Haemo per una rivista di nautica della quale è collaboratore ( giuro che è vero)

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