19/12/07
Gilette
“Professore questo è mio cugino, sta tanto male, lei è la nostra speranza” affermò il quarantino indicando il trentino dall’aria triste ed aggiunse:”Viene dalle Calabrie”.
“Qual è il problema?” chiese Haemo con voce partecipativa.
“Sono depresso e triste” disse il Calabresino.
“E’ successo qualcosa che l’ha precipitata in questo stato? Me ne parli” chiese Royd.
“La mia fidanzata mi ha lasciato, ha preferito a me un immigrato” disse con voce tremante lo sventurato.
“Mmmm…” riflettè Haemo “ Lo so, è triste ma si rassegni, lei non avrà mai più una donna, la sua vita sentimentale è finita”
“Adesso non esageriamo” disse sorridendo il Tristissimo.
“Eppure è così, si trovi altri interessi..ce ne sono tanti, per esempio il ricamo”
“Scherza vero professore?” disse il depresso sorridendo.
“No e immagino lei sappia che suo cugino la odia” affermò Haemo.
“Perché?” chiese il paziente con aria stupita.
“Perché l’ha portata qui da me”rispose con aria seria il Megaclinico e aggiunse traendo dal portafogli un oggettino:” Questa è una lametta Gilette, le migliori, la prenda e se sentisse che proprio non riesce a superare la separazione, zac zac, si tagli le vene “
Il Calabro eruppe in una risata liberatoria, il cugino si sganasciò e la vita ricominciò.
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