23/03/12

Storcere per raddrizzare

STORCERE PER RADDRIZZARE

La Signora in Verde stava seduta davanti ad Haemo nervosamente: “ Dottore litigo con tutti, sul lavoro non sopporto nessuno e a casa è peggio che mai, nessuno mi capisce, la prego mi aiuti, forse dovrei prendere qualcosa” disse.
“ Per risolvere il suo problema prima vorrei capirlo bene per cui la prego di scrivere per la prossima volta che verrà a trovarmi, anche domani se vuole, almeno cinque modi per far si che
le cose vadano peggio, lo farà?”
“ Si dottore, a che ora c’e’domani?”
Il giorno dopo era seduta davanti al Epistemologico: “ Dottore ci ho provato ma, per ogni cosa necessaria a far andare peggio le cose me ne venivano in mente almeno due per farle andar meglio!” disse stupita.
“ A si? Che strano!” rispose Royd sorridendo sotto i baffi.

L'ultima Scelta

Il signor Paolo era pallido nel letto d’ospedale, il suo cuore enormemente dilatato non ce la faceva più ed era all’ennesimo ricovero, eravamo soli nella stanza.
“ Dottore credo che questa volta sia quella buona, di qui non esco vivo” mi disse con voce flebile.
“ Non è detto signor Paolo” dissi.
“ Me lo sento dottore, questa volta non ce la faccio” affermò con tono disperato.
Ero sconvolto da questo confrontarmi con la Signora in Nero che sentivamo entrambi nella stanza, avevo la consapevolezza che avrebbe vinto di nuovo di li a poco.
“ Paolo non so se ce la farà, ma, qualora non ce la facesse, lei ha un’opportunità rara, quella di rendere meno pauroso e difficile lo stesso momento quando toccherà ai suoi cari fra tanto
tanto tempo, se sarà sereno e non mostrerà paura lascerà loro un ricordo che li conforterà per il resto della loro vita “ dissi.
Vidi una luce di determinazione illuminare i suoi occhi, ci congedammo, uscii dall’ospedale e mi sembrava di aver sostenuto un esame.
Il giorno dopo il signor Paolo morì serenamente dopo aver salutato amorevolmente sua moglie e sua figlia ed aver detto loro che andava senza paura.
Credo che un uomo anche nell’ultimo consapevole minuto di vita abbia ancora delle scelte operabili, l’ultima scelta è come morire.

“ Adesso vi faccio vedere come muore un italiano. “ Fabrizio Quattrocchi

17/03/12

Le Coeur

LE COEUR A SES RAISONS QUE LA RAISON NE CONNAIT PAS

(Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.)




Quanto meglio un organismo “conosce” qualcosa, tanto meno esso diviene conscio di questa conoscenza; esiste cioè un processo per cui la conoscenza ( o "abitudine", non
importa se di azione, di percezione o di pensiero) scende nella mente a livelli
sempre più profondi.
(G. Bateson- Verso un’ecologia della mente Adelphi Milano 1988)
Quando, ognuno di noi ha imparato a guidare la macchina e si è seduto al volante, nei primi tempi doveva pensare ai pedali: quando intervenire sulla frizione e sull’acceleratore,
dovendosi fermare doveva agire sul freno ricordando che era il pedale centrale.
Doveva poi prestare attenzione ai giri del motore ed azionare in maniera coordinata e
adatta alle circostanze la leva delle marce, le frecce costituivano, al momento, un’ulteriore complicazione e così le luci.
La direzione da prendere evitando gli ostacoli, grazie all’azione sul volante
necessitava di un’ulteriore intervento cosciente dell’aspirante pilota.
Ora ognuno, dopo un apprendistato più o meno lungo, deve solo decidere la
destinazione, tutto il resto viene fatto in modo automatico, da quella parte
della mente che ha introitato la tecnica in maniera così profonda e radicata da
non rendere più necessaria la riflessione sul come.
Così nasce l’opera d’arte, il vero artista conosce così a fondo la tecnica della sua
arte che la pulsione a creare è la risultante di una mediazione fra l’inconscio
che sa come fare ed il conscio che dice cosa fare.
Così il clinico intuisce la diagnosi, e spesso la diagnosi giusta, in maniera
apparentemente casuale, frequentemente con un percorso logico istantaneo che è
il frutto non del genio ma della cultura e dell’esperienza scese ad un livello
della mente così profondo da risultare incoscie.
La pragmatica della comunicazione soggiace alle stesse regole, occorre conoscerla
profondamente per diventare dei buoni comunicatori “spontanei”.
Naturalmente anche per l’arte del comunicare, come per tutte le altre attività umane non
esistono limiti alla conoscenza, c’è sempre qualcos’altro da imparare.
La bellezza del viaggio sta nel viaggiare, non esiste arrivo.
Ma questo forse vale anche per la vita.

P.S ogni tanto mettiamoci una cosa seria va'

Punti di vista

De Pretis ed Haemo avevano imboccato per errore l'autostrada contromano e procedevano ratti verso la riunione annuale dei Giocatori di Gratta&Vinci quando la radio diede il seguente concitato annuncio:" Attenzione, c'è un veicolo che procede contromano sull'autostrada Genova Milano!"
" Uno??? Mille!!!!" esclamò De Pretis.

Yersinia P.

" Professore ho dolori da tutte le parti e questi bubboni che, fra l'altro, sono antiestetici, cosa sarà?" chiese affannosa e preoccupata la Signora in Verde seduta davanti ad Haemo.
" Nulla che non si possa risolvere cara" disse il Rassicurante ed aggiunse prendendo il telefono: " Ora le chiamo i monatti perchè l'accompagnino al lazzaretto".

15/03/12

Ai confini della realtà

" Non deve bere per una settimana" disse Haemo al signore che gli stava seduto davanti ed aggiunse:" lei ha qualche problemino al fegato".
" Ma neanche acqua Professore?" chiese l'Ignavo.
" E chi sono Hitler?" esclamò l'Eutimico poi improvvisò una breve danza propiziatoria.

P.S. meno la danza è tutto vero.

14/03/12

Padania

" Ho letto il suo libro Professore" disse civettuola la Splendida Signora in verde seduta davanti ad Haemo.
" Cosa l'ha colpita di più?" chiese compiaciuto il Supercreativo.
" Il capitolo sui cento modi per cucinare la patata" sussurrò la Piccina.
" Ce ne sarebbe un centunesimo" ammiccò il Metaforico.
" Ciapami!" esclamò la Splendida.

05/03/12

Il voto

Haemo stava giocando coi suoi Lego giganti, la lingua fra le labbra,era piacevolmente concentrato quando Marika irruppe nella stanza ludica:" Gattone mi porti all'Ikea?" chiese garrula.
" Non posso cara" disse il Paradigmatico.
" Perchè? " Piagnucolò la Carina.
" Per motivi religiosi, ho fatto un voto" proclamò il Pio.
" Azzo!" esclamò la Piccina.